ESCLUSIVA TC - GIANLUCA FESTA: "Non vorrei che nel gruppo fosse subentrato un po' di appagamento per i - pochi - punti di vantaggio che abbiamo sulla zona calda. Il Cagliari deve tornare a puntare sul gioco e migliorare le sue prestazioni"

L’ex difensore ed ex allenatore del Cagliari Gianluca Festa, intervistato da Tuttocagliari.net, invita i rossoblù ad alzare la soglia d’attenzione e a non mollare la presa in questo finale di campionato. Quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione, infatti, non possono certo far dormire sonni tranquilli.
Gianluca, nell’ultimo mese il rendimento dei ragazzi di Davide Nicola è precipitato in modo preoccupante.
“Non vorrei che nel gruppo ci fosse un po’ di appagamento… I – pochi – punti di vantaggio che abbiamo sulla zona calda, maturati anche grazie ai risultati negativi delle dirette concorrenti, non devono lasciarci tranquilli. Anzi, è proprio questo il momento più critico e più difficile. E non bisogna assolutamente allentare la tensione. Lo dico perché ho visto una chiara involuzione da parte della squadra sia sotto l’aspetto del gioco che dal punto di vista della mentalità e dell’approccio alle partite.”
Spesso si dice che una squadra che deve salvarsi ha l’obbligo di badare al sodo, senza curarsi più di tanto della pulizia tecnica e della qualità del gioco. Ma, anche per centrare un obiettivo come la salvezza, non serve invece un impianto di gioco ben definito, basato anche sull’azione manovrata e sull’organizzazione collettiva e non solo sui lanci lunghi dalle retrovie che, banalmente, mandano gli attaccanti in trincea a “fare la guerra”?
“A questo proposito diventano determinanti le scelte di formazione che fa Nicola, perché con certi giocatori non è che puoi esprimere un calcio piacevole e ragionato. Ci vogliono centrocampisti con caratteristiche tecniche ben precise e dotati di una certa personalità: è in mezzo al campo che si decidono le partite, e il Cagliari non dispone di uomini in grado di dettare i tempi. In realtà nella prima parte della stagione alcune gare sono state giocate anche in maniera brillante, ma evidentemente i rossoblù non hanno nel loro DNA la predisposizione al fraseggio e al palleggio corto. Davide Nicola, tra l’altro, è un tecnico che ama far giocare le sue squadre: i presupposti di inizio stagione, infatti, erano ben chiari. Si voleva dare un’identità ben definita a questo Cagliari, fargli praticare un calcio aggressivo e propositivo fatto di azioni palla a terra e di inserimenti dei centrocampisti. Solo che in questa fase della stagione non stiamo vedendo niente di tutto ciò… E stiamo speculando su questi pareggini stiracchiati che muovono lentamente la classifica.
Secondo me i sardi dovrebbero tornare a puntare sul gioco. A maggior ragione in questa fase di campionato. Anche perché tenere il possesso palla, giocare di squadra, costruire azioni da gol con la manovra collettiva non solo rende felici i tifosi, ma dà fiducia agli stessi calciatori. Ti senti sicuro, capisci di avere la gara sotto controllo. Certo, come dicevo prima servono determinati tipi di giocatori per sfoggiare un calcio arioso…”
Ma a suo giudizio questi calciatori “di qualità” nel Cagliari proprio non ci sono o, piuttosto, ci sono e non vengono utilizzati?
“Beh, non vorrei entrare nelle scelte di Nicola. Di sicuro in rosa c’è qualche elemento che ha nel suo bagaglio tecnico la giocata di qualità, e in questo periodo sta giocando un po’ di meno. Si tratta di scelte, rispettabilissime, dell’allenatore. Del resto il Cagliari sta facendo suppergiù il campionato che doveva fare. Personalmente non me la sento di muovere critiche al tecnico.”
La prossima gara, in programma domenica pomeriggio all’Olimpico di Roma, vedrà i rossoblù incrociare le lame coi giallorossi del grande ex Claudio Ranieri. Come vivrà questa sfida, dal sapore per lui tutto particolare, il tecnico di Testaccio?
“Lui ha sempre detto che i suoi grandi amori calcistici sono due: la Roma e il Cagliari. A livello personale per Claudio sarà una partita molto speciale. Ma per noi cagliaritani, a questo punto della stagione, sarà una partita speciale se riusciremo a portare a casa dei punti. In questo modo allungheremmo ulteriormente sulla zona calda, dove bazzicano squadre che, oggi come oggi, mi sembrano un po’ in difficoltà. Tra l’altro il Monza è già spacciato e il Venezia, nonostante appaia in netta ripresa, si trova in una posizione di classifica estremamente critica. Se riuscisse a mantenere la categoria compirebbe un autentico miracolo.”