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ESCLUSIVA TC - DELIO ROSSI: "Il Cagliari è la stessa squadra vista l'anno scorso: anche quest'anno dovrà soffrire per salvarsi. Tranne Gaetano, non ha giocatori di qualità superiore. Ma col Napoli lo scarto di quattro reti proprio non ci stava"

ESCLUSIVA TC - DELIO ROSSI: "Il Cagliari è la stessa squadra vista l'anno scorso: anche quest'anno dovrà soffrire per salvarsi. Tranne Gaetano, non ha giocatori di qualità superiore. Ma col Napoli lo scarto di quattro reti proprio non ci stava"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
Ieri alle 15:47Primo piano
di Matteo Bordiga

Delio Rossi, decano degli allenatori italiani amante del calcio aggressivo e spettacolare, dice la sua sulle ambizioni in campionato del Cagliari di Davide Nicola: una squadra che, secondo il tecnico riminese, ricalca molto da vicino quella vista l’anno scorso sotto la guida di Claudio Ranieri.

Delio, che impressione le ha fatto il Cagliari in questo avvio di stagione?

“Onestamente ho visto solo l’ultima sfida contro il Napoli. Il Cagliari mi è sembrato una squadra che, esattamente come l’anno scorso, dovrà lottare duramente per salvarsi. Ha però l’allenatore giusto per centrare l’obiettivo. A mio parere la nostra serie A è strutturata in questo modo: ci sono cinque o sei formazioni che si contenderanno i primi quattro posti, altre sei o sette che si assesteranno a centroclassifica, fino alla dodicesima posizione, e altre sette-otto – tra cui indubbiamente il Cagliari – che combatteranno per mantenere la categoria.

Certo è che la stagione è appena iniziata, e il mercato si è chiuso meno di tre settimane fa: ci vorrà dunque del tempo per poter formulare dei giudizi più attendibili. Io aspetterei almeno fino alla decima giornata per trarre delle conclusioni significative. Ora come ora si rischia di fare delle valutazioni parziali o affrettate. Di primo acchito, analizzando la rosa del Cagliari la sensazione è che sia più o meno la squadra dello scorso campionato: come ha fatto fatica a salvarsi con Ranieri, farà fatica anche con Nicola.”

Per quello che ha avuto modo di vedere finora, quali sono i principali pregi e quali - viceversa - i difetti più evidenti della compagine isolana?

“Partiamo dal presupposto che tutte le squadre, soprattutto quelle che gravitano nelle zone medio-basse della graduatoria, presentano qualche lacuna. Nel Cagliari non ho visto giocatori capaci di alzare significativamente il livello della squadra. Non c’è un leader tecnico, un elemento di classe superiore al quale affidare la responsabilità di trainare i compagni. Forse Gaetano ha qualcosa in più rispetto agli altri, ma per il resto la rosa è composta da calciatori assolutamente normali. Ecco perché, a mio avviso, Nicola è l’allenatore giusto: non potendo fare affidamento su giocatori di alto livello, fa leva sui valori del gruppo, sull’unità di intenti del collettivo. L’aspetto caratteriale, nella stagione del Cagliari, risulterà determinante.

Detto questo, col Napoli lo scarto di quattro reti francamente non ci stava. Gli episodi hanno decisamente arriso ai partenopei, già di per sé superiori ai rossoblù.”