ESCLUSIVA TC - DELIO ROSSI: "Cagliari, la Lazio è superiore, ma soffre le ripartenze in campo aperto. Punterei su una difesa accorta - non passiva - e su un solido contropiede. Mercato? Nessuno meglio di Nicola sa quale sarebbe il rinforzo ideale"
Delio Rossi, storico ex allenatore della Lazio, presenta la sfida tra il Cagliari e la formazione biancoceleste in programma lunedì prossimo all’Unipol Domus. Una partita importantissima tanto per i sardi, che devono riscattare il brutto passo falso di Torino, quanto per i capitolini, che vengono dal doloroso rovescio interno contro la Fiorentina.
Delio, la Lazio è squadra estremamente pericolosa e, inoltre, a Cagliari sarà schiumante di rabbia dopo la rocambolesca sconfitta patita contro la Viola all’Olimpico. Che partita c’è da aspettarsi all’Unipol Domus?
“La Lazio è una formazione che gioca bene a calcio e che ha una sua precisa identità. Paradossalmente soffre gli avversari che le ripartono in campo aperto. Poi ovviamente molto dipende dagli episodi: nella gara contro la Fiorentina i toscani hanno pressato alto per venti minuti e trovato due gol, per poi arroccarsi nella loro metà campo a difesa del doppio vantaggio.
La Lazio è chiaramente superiore al Cagliari: la formazione rossoblù dovrà augurarsi di non trovare l’undici di Baroni nella sua giornata migliore. Anche se poi i sardi hanno tutte le carte in regola per giocarsi le loro chance.”
A suo avviso che strategia dovrebbe approntare Davide Nicola per avere ragione dei biancocelesti? Prima parlava di una Lazio che va in affanno contro le difese chiuse e le formazioni che ripartono velocemente in contropiede… O sarebbe meglio invece aggredire fin dal primo minuto Rovella e compagni, puntando sul pressing alto, sul ritmo e sull’intensità del gioco?
“Secondo me se applichi il pressing alto contro la Lazio poi ti esponi fatalmente alle loro ripartenze. E i capitolini dispongono di elementi tecnici e veloci. Punterei su una difesa accorta, anche se non passiva. E a quel punto, dopo aver chiuso tutti gli spazi, i contropiede del Cagliari potrebbero creare più di una difficoltà alla retroguardia di Baroni.”
Il mercato di gennaio è ormai agli sgoccioli e il Cagliari sta cercando un attaccante da affiancare a Piccoli. A suo avviso, considerate le caratteristiche tecnico-tattiche della squadra, in questo momento sarebbe prioritario l’ingaggio di un vero e proprio centravanti o sarebbe meglio orientarsi su una seconda punta agile e veloce in grado di aprire gli spazi?
“Intanto diciamo che la missione del Cagliari, così come di altre sette-otto squadre, è quella di conquistare la salvezza. E arriverà all’obiettivo chi riuscirà a restare attaccato al carro fino ad aprile, quando poi verranno fuori i veri valori tecnici delle varie compagini. E sarà importante anche mantenere il giusto equilibrio psicologico, evitando di esaltarsi per una vittoria effimera così come di deprimersi per una sconfitta pesante, magari maturata in uno scontro diretto. E da questo punto di vista credo che il Cagliari abbia un discreto vantaggio, grazie alla sua esperienza nella massima serie e al calore e all’affetto della piazza isolana.
Per quanto riguarda l’attaccante, nel mercato di gennaio o hai una certa disponibilità economica e vai a prendere un sicuro titolare da un’altra squadra – e non mi sembra questo il caso del Cagliari – o puoi limitarti solo, con uno o due innesti mirati, a rendere la tua rosa più omogenea. In Sardegna c’è un collega molto bravo e preparato – Davide Nicola – che ha il polso esatto della situazione. Non sta a me dire se serva una prima o una seconda punta: lui ha la squadra in mano e sicuramente avrà fatto una richiesta specifica alla società, che nei limiti del possibile cercherà di accontentarlo.”