ESCLUSIVA TC - DAVID DI MICHELE: "Cagliari fortemente condizionato dall'assenza di Luvumbo: l'angolano è capace di saltare l'uomo e di creare occasioni da gol. Col Monza punterei sugli uomini di maggiore personalità: magari Pavoletti con Piccoli"

David Di Michele, che è stato un autentico artista del pallone, prestigiatore capace di giocate straordinarie e, al contempo, prolifico e implacabile goleador, ha le idee molto chiare su quello che manca attualmente al Cagliari e su quali sono i giocatori che nell’organico rossoblù possono fare la differenza.

David, il Cagliari viene da quattro sconfitte consecutive e domenica è atteso dalla cruciale trasferta di Monza, mentre la lotta in zona salvezza impazza coinvolgendo tantissime squadre nella parte destra della classifica.

“Ci sono formazioni che vengono da successi importantissimi, come ad esempio il Verona e il Como, e altre, come appunto il Cagliari e il Monza, che stanno attraversando un periodo molto complicato. Purtroppo nell’arco di una stagione ci sono dei momenti in cui gira tutto storto, ma questo non significa che non ci siano i presupposti per un’inversione di tendenza.

Il Cagliari ultimamente ha dovuto far fronte a diverse assenze di rilievo, una su tutte quella di Luvumbo: lui è un attaccante che ‘strappa’, che ha velocità e inventiva, dunque a mio parere è fondamentale per l’undici di Davide Nicola. Anche perché la squadra rossoblù non ha nella propria rosa altri elementi con queste caratteristiche: c’è Gaetano che è bravo a dettare l’ultimo passaggio, me nelle scorse partite l’ho visto in grande difficoltà. L’angolano sfrutta la profondità e dal nulla sa creare una potenziale occasione da rete: senza di lui i rossoblù sono più prevedibili e fanno fatica a costruire azioni pericolose.”

Tornando all’imminente sfida col Monza del neo tecnico Bocchetti, lei come la affronterebbe? I tifosi isolani invocano un Cagliari più aggressivo e propositivo, possibilmente con due punte e un fantasista anziché col solito Piccoli chiamato a far reparto da solo imbeccato da Gaetano, che è più un trequartista che una seconda punta.

“Sarà una gara delicatissima, e dubito che verrà fuori la partita più bella dell’anno… Monza e Cagliari la approcceranno con tanta paura: un’eventuale sconfitta sarebbe una vera batosta sia per i brianzoli che per i sardi. Riguardo la scelta del modulo, non so quanto facciano la differenza le due punte o la punta e mezza, per così dire… Gaetano è certamente un elemento che, quando è in giornata, può creare dei seri problemi alle difese avversarie. Anche se nelle ultime settimane non l’ha dimostrato, anzi l’ho trovato parecchio avulso dal gioco. Io fossi in Nicola manderei in campo i giocatori di maggiore personalità: col Monza non si può proprio fallire l’approccio. Magari fai una partita ‘sporca’ e tecnicamente brutta, ma giochi con gli uomini che sono veramente in grado di calarsi nel clima della battaglia… Ad esempio potrebbe essere un’idea schierare Piccoli con Pavoletti o Piccoli con Lapadula: gente esperta e abile sia nel gioco palla a terra che nei duelli aerei. La differenza, sotto il profilo tecnico, la potrebbero fare gli elementi che hanno un po’ più di gamba e di corsa: mi riferisco agli interni di centrocampo. Poi non so che modulo sceglierà di proporre Nicola.

Il Monza, come il Cagliari, ha dei profili importanti in avanti: da Dany Mota a Daniel Maldini. E anche a centrocampo può contare ad esempio su Bianco, uno che ha fatto tanta serie B ma è molto dinamico e a forte propensione offensiva. La fortuna del Cagliari, a mio parere, è che non ci sarà Pablo Marí, squalificato dal giudice sportivo. Si tratta di un’assenza estremamente pesante per i brianzoli: lo spagnolo è colui che detta i tempi alla squadra e che infonde tranquillità e sicurezza a tutto il reparto difensivo.

In definitiva, direi che la sfida di domenica è aperta a ogni possibile risultato. Ma sono convinto che se il Cagliari la affronterà con grande agonismo e con la giusta dose di aggressività potrà riuscire a centrare gli agognati tre punti.”