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ESCLUSIVA TC - DANIELE GOLETTI: "Il girone d'andata del Cagliari è stato più o meno sufficiente. Ma nel girone di ritorno occorrerà fare meglio: a gennaio prenderei un centrocampista di qualità. Col Milan i sardi dovranno giocare a viso aperto"

ESCLUSIVA TC - DANIELE GOLETTI: "Il girone d'andata del Cagliari è stato più o meno sufficiente. Ma nel girone di ritorno occorrerà fare meglio: a gennaio prenderei un centrocampista di qualità. Col Milan i sardi dovranno giocare a viso aperto"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi
lunedì 6 gennaio 2025, 16:55Primo piano
di Matteo Bordiga

Daniele Goletti, ex portiere del Cagliari, giudica “tutto sommato sufficiente” il girone d’andata della formazione rossoblù: la discriminante decisiva è la vittoria ottenuta ieri a Monza, assai preziosa e fondamentale anche per riportare un po’ di serenità nell’ambiente dopo le quattro sconfitte consecutive.

Daniele, siamo giunti al giro di boa: come valuta il girone d’andata del Cagliari di Davide Nicola?

“Il successo di Monza ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte della squadra sarda. Se ieri fosse arrivata una sconfitta adesso parleremmo di un girone d’andata indiscutibilmente negativo. Invece, con la media di quasi un punto a partita, in questo momento direi che siamo sulla sufficienza; non so tuttavia quanto questo andamento possa bastare nel girone di ritorno, una fase del campionato in cui molte compagini cambiano fisionomia. Credo che per ottenere la salvezza Luperto e compagni dovranno migliorare un po’ il loro rendimento.”

Ora, con la riapertura del mercato, la squadra dovrebbe essere puntellata attraverso qualche acquisto mirato. Sembra cosa già fatta lo scambio di portieri Scuffet-Caprile col Napoli di Antonio Conte. Al di là di questa operazione, lei dove interverrebbe prioritariamente per rendere questo Cagliari più competitivo?

“Secondo me servirebbe innanzitutto un elemento di qualità a centrocampo. Mi riferisco a un regista, a un giocatore dai piedi buoni che faccia girare la squadra e che magari possa anche inventare qualcosa in fase di inserimento. Là davanti ora le punte stanno andando un po’ meglio, ma se si riuscisse a trovare un attaccante potenzialmente da doppia cifra sarebbe meglio.

Per quanto riguarda lo scambio di portieri, a mio avviso si punta troppo facilmente il dito contro l’estremo difensore. Forse lo dico per difendere la categoria, ma è un dato di fatto che quando ha giocato Scuffet è stato criticato, quando ha giocato Sherri non ne parliamo… Insomma, questo del portiere poco affidabile mi sembra una sorta di alibi.”

Più che altro quello che si rimprovera a Scuffet è la scarsa propensione a uscire sulle palle alte per difendere la propria area piccola: un atteggiamento che a volte ha messo in difficoltà la difesa rossoblù…

“In effetti quello dell’uscita – alta o bassa che sia – è proprio il gesto tecnico più difficile da compiere per un portiere. Nell’uscita ci sono tante componenti: forza, scelta di tempo e coordinazione anche a livello mentale, perché sai che se sbaglierai spalancherai la porta all’attaccante avversario. Il tuffo è un gesto estremo che il portiere fa perché vi è costretto, non può fare altrimenti; l’uscita decide lui di farla, per cui deve avere l’attitudine e soprattutto la personalità per farla.”

La prossima gara è in programma a San Siro contro il Milan: un avversario che, ora come ora, pare quantomeno “giocabile”. Come dovranno interpretare la sfida gli uomini di Nicola?

“Il Cagliari in questo momento non può permettersi di attendere l’avversario. Deve cercare di giocare in maniera propositiva e puntare sulle sue qualità per portarsi a casa la partita. Soprattutto contro avversari di quel livello, che un gol prima o poi lo trovano sempre. Il Milan inoltre ha appena cambiato allenatore, e di conseguenza non può avere ancora una sua identità ben precisa. In più verrà dalle fatiche della Supercoppa: il Cagliari dovrà cercare di approfittarne.”