Corsport - Sirigu: "Dicevano che a 36 anni mi sarei ritirato, ma voglio solo giocare. Aspetto un'occasione"

Corsport - Sirigu: "Dicevano che a 36 anni mi sarei ritirato, ma voglio solo giocare. Aspetto un'occasione"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca 2023
mercoledì 2 agosto 2023, 11:45News
di Laura Pace

Il sardo Salvatore Sirigu, dopo l'intervento al tendine d'Achille dello scorso marzo, aspetta un'opportunità per tornare in campo. Il portiere è attualmente svincolato dopo la scadenza del contratto con la Fiorentina. Alle pagine del Corriere dello Sport ha rilasciato una lunga intervista dove ha parlato del suo futuro e della voglia di tornare in campo presto:

A NAPOLI E FIRENZE. "A Napoli sono stato benissimo, non mi pento di nulla: un vero onore condividere lo spogliatoio con ragazzi eccezionali a cui rinnovo i miei complimenti. Firenze, poi, mi ha lusingato: sentivo che sarebbe stata un’occasione, ho avvertito entusiasmo. Mi sono divertito tantissimo. Ora sto bene, contento di aver fatto una riabilitazione attenta e oculata e del mio stato di forma. Inizio a vedere la luce".

A MARZO. "A marzo è stato un trauma, anche perché non avevo mai avuto problemi seri in carriera. Poi il chirurgo, il dottor Santucci, mi ha spiegato che non si trattava di una rottura ma di una disinserzione. Mi ha detto che il tendine era sano e che in quattro, quattro mesi e mezzo sarei tornato come nuovo. Ormai ci siamo quasi, ho anche ripreso a fare qualcosina con il pallone. In campo. Da portiere. Mi sento me stesso, ora".

DOPO L'INFORTUNIO. "All'istante m'è crollato il mondo addosso, ma poi mi sono detto che il calcio è la mia vita, che sono sempre stato professionale, serio e sano. E che sarei tornato: il mio obiettivo è questo e lo sento vicino anche se non tutti ci credevano. Davano per scontato che a 36 anni avrei smesso. Che mi sarei ritirato: al primo infortunio? Ma perché? Non ci penso neanche, aspetto un'occasione: sono svincolato e in attesa. Voglio giocare e giocherò".

FIORENTINA. "La Fiorentina sa come la penso: se ha bisogno di me, sono qua. Nel frattempo ringrazio la società, il tecnico, i compagni: mi hanno seguito, aiutato, sostenuto e mai abbandonato. Mai. Ho trovato grande umanità, sono grato a tutti. Anche ora lavoro al Viola Park. E in vacanza mi hanno fatto seguire da un fisioterapista dello staff, Stefano".

FUTURO. "Io vorrei regalarmi una bella opportunità ed essere felice. Mi auguro la salute e poi la gioia di tornare ad allenarmi senza pensare a terapie, piscina e palestra. Voglio arrivare al campo, cam-biarmi, infilare i guanti e ridere".