Fiorentina, Pedullà spegne la suggestioe Muller: "Il suo futuro non sarà a Firenze"

Fiorentina, Pedullà spegne la suggestioe Muller: "Il suo futuro non sarà a Firenze"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
venerdì 18 aprile 2025, 08:15Mercato
di Redazione TuttoCagliari

Alfredo Pedullà, esperto di mercato di Sportitalia, ha toccato diversi temi sulle big della Serie A nel suo editoriale per Sportitalia. Le sue parole: "Simone Inzaghi ha risposto ai nemici, agli amici dei nemici, ai nemici dei nemici, ai rosiconi in servizio permanente effettivo e ai gufi in circolazione sulla faccia della terra. E soprattutto a quelli che, dopo lo scudetto perso qualche anno fa a Bologna, ne avevano invocato l’allontanamento immediato, “altrimenti l’Inter ci impiegherà una vita per tornare a vincere”. Sono gli stessi che stanno cercando posto sul carro dei vincitori, magari senza trovarlo e senza preoccuparsi di cancellare i tweet che erano un’offesa senza soluzione di continuità. Troppo facile così, il famoso giornalismo degli influencer che dicono di tenere alla squadra del cuore è la più grossa offesa per chi ritiene (o riteneva) di dover fare informazione in un determinato modo. Adesso per i più superficiali, quelli che sbavano per un risultato e che cambiano idea da un giorno all’altro, Simone Inzaghi è il dio del calcio, mentre prima era l’asino della compagnia. Se pareggerà 2-2 a Bologna, diranno che sta sperperando un patrimonio – parlando senza un criterio e senza un minimo di competenza – e avanti così fino all’eternità. In realtà, da quando è arrivato, Inzaghi ha portato solo benefici, trofei e ricchezza: da quella famosa intuizione in una notte, esattamente dopo aver memorizzato che il rapporto con Antonio Conte non avrebbe avuto più un futuro, l’Inter si è presentata alla cassa e non mi riferisco ai benefici economici da sempre essenziali.

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Inzaghi sorride, pronto il rinnovo e due colpi – sportitalia.it (Foto Spada/LaPresse)


Cassa significa collezionare trofei, non pretendere sul mercato, valorizzare il magazzino che gli hanno messo a disposizione, non piangere per qualche ritardo rispetto alla tabella di marcia, far brillare almeno del 20 per cento in più l’argenteria di famiglia. Simone può fare Triplete, vincere un trofeo oppure restare a secco, sull’ultima opzione qualche serio dubbio lo avrei, ma intanto ha alzato al cielo la Coppa dell’affidabilità totale. Se Allegri ha guadagnato 7,5 più bonus a stagione per tre vincendo – con rispetto – solo un portaombrelli, non vedo per quale motivo gli emolumenti di Inzaghi non debbano essere alzati almeno andando verso quella direzione. Il mercato adesso potrà cambiare: non più soltanto parametri zero specialità della casa per una questione di disponibilità limitata, piuttosto investimenti su gente di 22 o 24 anni che possano dare una potenziale plusvalenza e che permettano di rinfrescare il fangoso magazzino per un nuovo ciclo. Simone Inzaghi è pronto a rimetterci la faccia, anche se quei tweet offensivi di chi ora lo esalta sono sempre lì. Ma una domanda piccola piccola consentitemela: se ipoteticamente vincesse il Triplete, cosa gli resterebbe da fare per un’Inter ancor più planetaria?

Inzaghi fa il gesto del Triplete, obiettivo della sua Inter

Qualche appunto sparso. La Juventus si sta avvicinando alla qualificazione Champions, passaggio essenziale per decidere molte cose tra rinnovi di prestito, rinnovo di contratto, eventuali e varie. La Juventus crede di non dover stravolgere e che le ultime sessioni di mercato alla distanza pagheranno, nel senso che con due o tre innesti negli undici la squadra sarà competitiva per lo scudetto.
Furlani deve essere molto bravo a mischiare le carte: quando dicono o scrivono che ha preso tizio come direttore sportivo, viene fuori caio; quando dicono o scrivono che ha preso caio, spunta sempronio. Per fortuna non ho partecipato a questo giochino, in attesa di notizie vere e certificate.

furlani

Ci sono due attaccanti che stanno vivendo momenti diversi e che saranno protagonisti sul mercato, mi riferisco a Lucca e Krstovic. Il primo era stato seguito dal Milan a gennaio prima della svolta Gimenez, il secondo è l’ottima intuizione di un Lecce che soffrirà fino all’ultimo in chiave salvezza. Entrambi buoni attaccanti, ma senza toccare cifre oltre i 25 milioni, con tutto il rispetto per chi farà valutazioni diverse. Un pensiero su Thomas Muller: la sua carriera è stata mostruosa, numeri da top e non si discute, il suo futuro potrebbe essere ovunque, ammesso che decida di continuare. Ma non sarà a Firenze, traccia da cancellare ancor prima di entrare nel balletto delle supposizioni".