Problemi e polemiche, ma ora il Cagliari deve superare la depressione. La determinazione di Ranieri. Il mercato non sarà la scialuppa di salvataggio
Il viaggio del Cagliari in questa nuova avventura nella massima serie ha trovato qualche ostacolo. Probabilmente imprevisto ad inizio torneo. L’anno solare si chiude con una classifica che non è consona alle aspettative. La società ha lavorato in estate per consegnare a mister Ranieri un “team” non disprezzabile, che fosse coperto in tutti i ruoli.
Come si conviene ad una squadra che fa il salto di categoria. Restano annebbiate le fotografie dei “play-off” fra i cadetti allorquando, una dopo l’altra, la formazione rossoblù ha eliminato le concorrenti sino alla ciliegina sulla torta in quel di Bari quando grazie a Pavoletti centrò una promozione insperata. Tutto archiviato, senza riconoscere il fatto che un tecnico navigato come Ranieri riuscì a rimediare ad una situazione fallimentare.
Adesso si sono riaccese le fiammelle della polemica, magari anche legittime considerata l’attuale posizione della squadra, amplificate dalla sconfitta in Coppa Italia a Milano con i rossoneri di Pioli, con il Cagliari che ha mostrato un’arrendevolezza preoccupante. È però necessario non lasciarsi trascinare dalla depressione ed in momenti come questi bisogna evitare di fasciarsi la testa prima di essersela rotta.
Il mister ha detto, dopo l’ultimo pareggio interno con l’Empoli, una frase importante: “Non molliamo, nel girone di ritorno ci riprenderemo ciò che ci è stato tolto nell’andata”. Proprio su quesa affermazione la riflessione è di rito. Come non credere a quello che dice un tecnico capace di un’impresa come quella compiuta nel 2023? La determinazione di Ranieri è coinvolgente e riflette quella della squadra.
Spesso il Cagliari si è trovato a scontrarsi con episodi sfavorevoli, che sono sempre risultati fine a se stessi, ma che hanno pesato non poco sul risultato. In tempi recenti le espulsioni di Makoumbou a Roma in casa-Lazio ed a Verona hanno scombussolato i “piani partita” e sono arrivate sconfitte che avrebbero potuto essere tranquillamente evitate. Se si osservano gli sviluppi delle gare negli ultimi due mesi si può notare che il Cagliari ha notevolmente migliorato il proprio spirito e non ha mai mostrato visibilmente la corda contro qualsiasi avversaria, “grandi” comprese.
Un’inversione di tendenza rispetto alle nette sconfitte con Roma e Milan (alla “Unipol Domus”) oppure a Firenze e Bergamo. Acqua passata. Ora i rossoblù hanno pure perso, vedi Lazio, Juventus e Napoli in trasferta, ma hanno ceduto di misura e senza esser frastornati dal dominio avversario. Si tratta adesso di continuare sulla strada intrapresa. Senza distrazioni provenienti da un mercato di gennaio che non è la scialuppa di salvataggio come si prova a far credere.
Ranieri ha fra le mani un complesso che può e deve ritrovarsi, a prescindere dal fatto che per tutto il mese di gennaio non ci sarà Luvumbo impegnato in Coppa d’Africa con la sua Angola. Quelli che ci sono hanno le potenzialità per esprimere compiutamente ciò che richiede il mister.