Gli esami non finiscono mai: per il Cagliari di nuovo lo scoglio Venezia. Ranieri prepara frecce e scudi
Un ultimo sforzo. Perché altrimenti sarebbe tutto vano. Ma il Cagliari ha la consapevolezza di arrivare al turno preliminare dei play-off non solo con la mentalità giusta. In più, la squadra di Claudio Ranieri potrà contare su un gruppo competitivo che, superato lo scoglio di adattamento alla serie B, ora sta rendendo al massimo. Mettendo in campo la stessa grinta che gli permette di giocare alla pari dal punto di vista delle motivazioni con tutte le altre. E potendo sfruttare al meglio il maggior tasso qualitativo della sua rosa che, nel torneo cadetto, non ha tanti eguali. A questo mix si unisce l'apporto che alcuni isolani, da Rog a Viola passando per Pavoletti, potranno dare in questo caldissimo finale, dopo essere stati a lungo fuori dai giochi per i rispettivi problemi fisici. Se poi, in questa ricetta vincente, si aggiungono i gol dello straordinario Gianluca Lapadula, sembrano esserci tutti gli elementi giusti perché si possa guardare con ottimismo alla gara di sabato sera contro il Venezia.
I rossoblù dovranno sfruttare al meglio il vantaggio di poter giocare questi novanta minuti decisi sul proprio rettangolo di gioco. E con un pubblico che, una volta riempita la Unipol Domus, avrà il compito di spingere forte la squadra per novanta minuti. O se ci sarà bisogno anche per qualcosa in più visto che, in caso di parità, sarà necessario andare ai tempi supplementari. Con un altro piccolo vantaggio a favore della banda Ranieri: se dopo l'extra time, il risultato rimanesse in bilico, a passare il turno sarebbe proprio il Cagliari in virtù del miglior piazzamento al termine della stagione regolare. Scongiurata la lotteria dei rigori, resta, però, la delicatissima partita secca per l'accesso alle semifinali. Una gara, secondo quanto commentato qualche settimana fa dallo stesso Ranieri che “si rischia di perdere anche contro una formazione Primavera”. Basta, infatti, un episodio a sfavore o una gara durante la quale tutto gira storto (l'esempio della sfida in Laguna all'ultima giornata della scorsa stagione è calzante) e davvero si rischia grosso.
Il tecnico rossoblù lo sa bene e trascorrerà tutta la settimana a caricare i suoi ragazzi nel tentativo di scacciare definitivamente il fantasma neroverde. Un solo gol l'anno scorso avrebbe significato salvezza. Ma anche in questo torneo le cose non sono andate certo meglio. Sufficiente ricordare che l'1 a 4 della gara di andata grida ancora vendetta così come in parte anche lo 0-0 del ritorno in Laguna. Una sorta di bestia nera la formazione veneta, che ora il Cagliari vuole esorcizzare per guadagnarsi la possibilità di sfidare di nuovo il Parma. Un'altra sconfitta che brucia quella del Tardini, ma per arrivare a giocarsi la rivincita, il Cagliari dovrà prima affrontare al meglio i novanta minuti del turno preliminare. Una gara che gli isolani hanno tentato di evitare a tutti i costi (e ci erano riusciti fino a poco più di venti minuti dal termine della stagione) ma che ora dovranno affrontare al top. E Ranieri sta già preparando le sue frecce: dal solito Lapadula, che non ha alcuna intenzione di fermarsi, a Pavoletti, che vuole trovare gol pesanti proprio nel momento cruciale del torneo. Ma anche tutti gli altri sono sugli scudi: da chi l'anno scorso c'era e vuole riscattare la retrocessione, come Nandez o Rog, a quelli che, arrivati quest'anno, vogliono guadagnarsi un posto nel Cagliari del futuro (Makoumbou e Azzi).
La strada è ancora lunga ma per provarci nella fase più calda, andrà superato lo scoglio Venezia. Un esame di maturità, quello decisivo, per un Cagliari che vuole provarle tutte per cercare di tornare nella massima serie e programmare da subito un futuro importante alla corte di Claudio Ranieri.