Criniti: "Cagliari, Mazzone mi trasformò in una punta. Con il gruppo di allora ci sentiamo ogni giorno"

Criniti: "Cagliari, Mazzone mi trasformò in una punta. Con il gruppo di allora ci sentiamo ogni giorno"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 00:30Ex rossoblù
di Vittorio Arba

Intervenuto ai microfoni di Rossoblù 100, trasmissione condotta da Bruno Corda, Antonio Criniti ha ricordato il suo periodo con la maglia del Cagliari, dove arrivò poco più che ventenne, dal Catanzaro. Le parole dell'ex attaccante rossoblù, sintetizzate da TuttoCagliari.net: “Avevo 20 anni e non dovevo venire a Cagliari, avevo già accordi col Genoa e col Bologna. Poi il Cagliari mise sul piatto dei soldi importanti, che al Catanzaro facevano comodo, e alla fine fui venduto per una cifra molto alta per quei tempi: un miliardo e otto. Io nasco trequartista esterno, mai come punta. Ma lì a Cagliari, per necessità, Mazzone mi chiamò e mi disse: ‘Ora tocca a te, fammi la prima punta’. Gli risposi: ‘Mister, a me non me ne frega un cavolo, anche terzino avrei giocato’. Quell’anno giocammo con gente come Ielpo, Napoli, Festa, Herrera, Moriero, Cappioli, Bisoli, Francescoli, Fonseca… Matteoli resterà per sempre il mio capitano.

Siamo ancora in contatto con quel gruppo, abbiamo una chat di squadra. Gli unici che non ci sono sono Fonseca, Allegri e Francescoli, ma con tutti gli altri ci sentiamo ogni giorno e ci rompiamo le scatole a vicenda. Oliveira? È il comico della truppa! Quanto al calcio di oggi, io ho vinto campionati dalla B alla A sempre col 4-4-2 fisso. Le difese a tre? Solo chi ha uomini adatti può permettersele. A Perugia avevamo Zé Maria e Grosso sugli esterni, e centrali come Sogliano e Di Loreto: lì coprivi bene il campo. Ma se non hai quei giocatori, fai una fatica enorme. Zappa centrale? Dai ragazzi, non è il suo ruolo".