Vicenda ultras, la Curva Sud: "Nessuna gestione di parcheggi o bar, mai ricevuto biglietti dal club"

Nel corso delle ultime settimane, la Curva Sud, il settore ultras del Milan, ha diffuso un lungo comunicato per rispondere alle polemiche sorte attorno al tifo organizzato, che ha coinvolto sia i sostenitori del Milan che quelli dell'Inter. Il comunicato sottolinea come il gruppo abbia preferito attendere prima di esprimersi, per riflettere su quanto accaduto, e ribadisce con forza la propria identità e i valori che li contraddistinguono: la passione e la dedizione al Milan, l'unità tra i tifosi, e la lotta contro ogni tipo di repressione subita negli anni.

I membri della Curva Sud si dichiarano orgogliosi del loro percorso, che li ha portati a rialzarsi nei momenti più bui e a diventare un punto di riferimento per il tifo rossonero. Viene menzionato il contributo fondamentale di alcuni "ragazzi", che nonostante le difficoltà personali, hanno sempre messo la curva e l'amore per il Milan al primo posto. La Curva rivendica inoltre l'autofinanziamento delle proprie attività, dalle coreografie alle trasferte, negando categoricamente di aver tratto profitto da attività esterne o illegali legate all'ambiente stadio.

Il comunicato affronta anche l'accusa secondo cui il "patto di non belligeranza" tra le curve di Inter e Milan sarebbe stato utilizzato per scopi economici, difendendo invece il valore storico di quell’accordo, nato per evitare scontri tra tifosi. La Curva denuncia una campagna mediatica diffamatoria volta a screditare il gruppo, e afferma che molte delle accuse mosse sono infondate e offensive.

In conclusione, la Curva Sud ribadisce la propria volontà di continuare a sostenere il Milan e i suoi tifosi con la stessa passione di sempre, rivendicando con orgoglio le proprie azioni passate e invitando alla coesione per affrontare insieme le sfide future.