Criscitiello: "La 'Riforma Zola' è una cretinata. Troppe sessanta squadre in Serie C, regola sugli Under ridicola. Così non si va da nessuna parte"

Direttamente dagli studi di Sportitalia, il direttore dell'emittente Michele Criscitiello, attacca duramente la "Riforma Zola" e la Serie C. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "La riforma Zola è una cretinata. Con tutto il rispetto per Gianfranco, grande campione, quella non è la riforma giusta. Ho ricevuto il libricino che la illustra e l'ho letto con attenzione, ma se questa è la riforma della Serie C, allora non andiamo da nessuna parte.
Le riforme vanno fatte, ma devono essere fatte bene. La prima cosa da fare è ridurre il numero di squadre: da 60 a 40. Tre gironi sono troppi, devono diventare due, con 20 squadre per girone, per un totale di 40.
La mutualità, invece di essere suddivisa tra 60 squadre, va distribuita tra 40, rendendola più efficace.
Bisogna poi eliminare la regola del minutaggio, che incentiva a far giocare giovani non per il loro valore, ma solo per incassare contributi. Così gli allenatori finiscono per mettere in campo giocatori di scarso livello, solo perché nati nel 2005 o 2006, con l’unico obiettivo di raccogliere 500-600 mila euro, che comunque non bastano. Inoltre, dai proventi dei diritti televisivi si portano a casa appena 80-90 mila euro: una cifra insufficiente per sostenere un club.
Infine, c'è il problema delle tasse: non si può pagare il netto come se fosse lordo, perché un presidente di Serie C non se lo può permettere. Per questo, bisogna passare dal professionismo al semiprofessionismo o addirittura al dilettantismo, altrimenti non se ne esce".