Commissione Cultura del Senato: si al ritorno delle pubblicità di agenzia di scommesse

Commissione Cultura del Senato: si al ritorno delle pubblicità di agenzia di scommesse
Ieri alle 18:45Altre notizie
di Giancarlo Cornacchia
fonte TMW

Nella mattinata di oggi, la Commissione Cultura del Senato ha approvato la risoluzione presentata da Fratelli d’Italia, con cui la maggioranza chiede al governo Meloni una serie di interventi per la riforma del calcio. Tra i temi principali, l’abolizione del decreto dignità, voluto dal Movimento 5 Stelle nel 2018, nella parte in cui vieta la 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮' 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗴𝗲𝗻𝘇𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗲. Il divieto, secondo le stime degli addetti ai lavori, aveva prodotto un 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝟭𝟬𝟬 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝘂𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗮 𝗦𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗔. La risoluzione impegna ma non vincola il governo - sarà necessario un vero e proprio atto normativo -, ma è il primo passo verso l’abolizione. Una buona notizia per il settore, anche se è improbabile che l’effettivo ritorno sia pari alla perdita stimata: nel corso di questi anni, infatti, 𝗹𝗲 𝗮𝗴𝗲𝗻𝘇𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝗯𝗲𝘁𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮𝗻𝗼 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗮𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶 (basti pensare alle varie sponsorizzazioni dei club di Serie A che hanno come marchio un blog legato a un’agenzia di scommesse), ripristinando almeno in parte il business. Molto più rilevante, sotto questo profilo, è un’altra indicazione dell’atto: 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗹’𝟭% 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗲. Una richiesta da tempo formulata dal mondo del pallone che ripristinerebbe di fatto la vecchia “quota Totocalcio”, eliminando il paradosso per il quale chi organizzava i campionati finora non beneficiava in alcun modo dei proventi del betting. Con una precisione: l’invito è a destinare l’1% “ad un fondo destinato alla costruzione di nuovi stadi e per l'ammodernamento di quelli vecchi”.