Caira: "Con Ranieri salvi il progetto, ma poi dovresti ripartire da zero"
A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, ex direttore sportivo della Roma. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Ad oggi anche lei conferma che la Roma non ha preso una scelta definitiva sul prossimo allenatore?
"No, ad oggi non c'è una scelta definitiva sul prossimo allenatore, ma nemmeno un'idea. Almeno di quello che fanno trapelare, che é sempre stato il nulla con questa società. Poi se é un bene o un male é da vedere"
Anche per una questione economica, il ritorno di De Rossi sarebbe la soluzione migliore, concorda?
"Allora io in questo momento non ne farei un problema economico, perché loro hanno dimostrato che non guardano il lato economico. Il ritorno di De Rossi anche per i romanisti sarebbe la scelta migliore. Non credo però che si possa tornare indietro. Si sono lasciati troppo male. Non è il massimo esonerare un tecnico alle 8 quando sta preparare l'allenamento odierno. Poi se si deve dare un ragionamento cinico. De Rossi, rifiutando l'offerta, nel caso la società lo richiamasse, sarebbe a quel punto lui a rinunciare. Altre soluzioni non vedo, l'unica forse é Mancini, che però chiede almeno 2 anni di contratto, e che ha richiesto di poter fare un mercato a Gennaio. Come guadagno, venendo dall'Arabia, gli hanno dato una buona uscita quasi pari ad un altro anno di contratto. Quindi non ha problemi. Quindi in caso rimane sul suo stipendio standard, sui 6. Non dimentichiamo che Mancini in Inghilterra era l'allenatore che guadagnava di più"
Le risulta Ranieri?
"Ranieri, si mi risulta. Sul lato del romanismo, sarebbe quello che fu Mourinho all'epoca. In questo modo però salveresti un progetto si, ma poi dovresti cominciare da 0"
La squadra quando riprenderà gli allenamenti?
"Fino a giovedì sono liberi. Quindi daresti una settimana e neanche a chiunque venga per preparare la partita. Secondo me é una scelta superficiale, al momento la Roma non ha un leader, gli unici sono i romani presenti che è più facile che si facciano buttare fuori, piuttosto che guidare la squadra"
Secondo lei, dopo aver fatto esonerare 2 allenatori, con il Napoli ci sarà una super reazione d'orgoglio?
"La reazione d'orgoglio non so come si possa essere perché non ci sono leader. La reazione d'orgoglio dei leader è che rischi di rimanere in 10 dopo 15 minuti. Abbiamo visto qual è la reazione dei giocatori sotto pressione reagiscono male"
Però é anche da dire che con Mourinho erano abituati a giocare sui nervi?
"Mourinho, sì vero, è uno che fa del suo lavoro anche il gioco sui nervi. Quando serve buttarla in caciara é un maestro. Un conto però é che lo fai perché lo hai preparato, un conto é perché la tua reazione ai momenti in cui sei sotto pressione é che inizi a menare tutti"
Secondo lei Conte e il suo Napoli hanno le stigmate di arrivare fino in fondo?
"Conte, sì, ha le stigmate di arrivare fino in fondo. Se riesce a trasmetterlo alla squadra arriveranno fino in fondo. Ho parlato di Conte, perché ancora il gruppo questo stigmate non ce l'ha"