Corsera - Cairo: "Il paradosso del calcio: i costi più alti dei ricavi"
Il presidente del Torino e di Rcs MediaGroup, Urbano Cairo, ha parlato a Sport Industry Talk, sesta edizione del convegno organizzato dal Corriere della Sera e da Rcs Academy. Proprio il Corsera riprende stamani le sue parole: "«Il nostro sport è vittima di un paradosso: i costi crescono più dei ricavi. Questo non accade solo in Italia ma anche all’estero…".
Per esempio la tanto decantata Premier inglese "che vale 8,2 miliardi di euro, ha perdite pesanti e solo quattro squadre in attivo". Il problema lo affronta in profondità: "Il calcio è diventato un’attività insostenibile: si deve puntare ad aumentare i ricavi e a contenere i costi".
Sollecitato su eventuali interventi dall’alto, di quella politica chiamata governo, Cairo osserva: "Posso anche capire certi ragionamenti: ma come il calcio paga ingaggi milionari e poi pretende aiuti… I governi temono le critiche della gente. Ma non è proprio così: il nostro settore sul piano fiscale produce cifre altissime, ha dimensioni importanti sul piano occupazionale, condiziona il Pil, senza dimenticare che certi risultati, per esempio la vittoria degli Europei nel 2021, incidono positivamente sull’umore della gente".
Lo sport è terapeutico. Ma è anche cultura. "Il cinema non ha il suo tax credit? Perché non concederlo al calcio — spiega Cairo — che potrebbe fare opportuni investimenti sui settori giovanili?". "Se pensiamo all’ecobonus parliamo di 120-140 miliardi, ecco che con un 2% daremmo un forte impulso a un settore, quello degli stadi, così importante per l’economia del Paese", aggiunge Cairo. "Sono un ottimista di natura, ma i numeri sono importanti. Il calcio italiano ha un patrimonio netto, mi riferisco alle società, di 350 milioni, con 5,7 miliardi di indebitamento. Qualcosa va fatto, per non mettere a rischio il sistema calcio che aiuta e sostiene tutto lo sport".