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Nereo Bonato: "Credo che la rosa sia attrezzata per raggiungere la salvezza. Siamo all'inizio di un ciclo, bisogna lavorare tanto e cercare di diventare squadra prima possibile"

Nereo Bonato: "Credo che la rosa sia attrezzata per raggiungere la salvezza. Siamo all'inizio di un ciclo, bisogna lavorare tanto e cercare di diventare squadra prima possibile"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di claudia.marrone
mercoledì 11 settembre 2024, 15:30Primo piano
di Giancarlo Cornacchia
Dalla nostra inviata, Paola Pascalis

Dopo la sosta di campionato per gli impegni delle selezioni nazionali, il Cagliari si rituffa nel lavoro in vista della gara interna contro il Napoli. A qualche giorno da questa importante sfida il direttore sportivo Nereo Bonato farà il punto della situazione e parlerà alla stampa presente presso la sala stampa dell'Unipol Domus. Segui con noi la diretta testuale.

Ancora qualche minuto di attesa prima dell'inizio della conferenza stampa.

ORE 15:06 - INIZIA LA CONFERENZA STAMPA

"E' stato un mercato lungo che abbiamo vissuto fino all'ultimo giorno, dove le peculiarità maggiori sono stati pazienza e coerenza nel raggiungere quello che volevamo fare. Abbiamo lavorato in continuità con lo scorso anno, seguendo la filosofia del club che vuole puntare su profili giovani e possibilmente italiani, tenendo presente il credo sportivo dell'allenatore e i parametri economici. L'obiettivo iniziale era dare fiducia al gruppo della scorsa stagione e che ha visto la conferma di Viola e Mina, oltre che di Gaetano, innestando profili giovani che possono completare il percorso di crescita a Cagliari. Abbiamo lavorato in tutti i reparti, soprattutto in difesa dove abbiamo apportato cattiveria agonistica con Luperto e Palomino. Abbiamo portato qualità a centrocampo con Marin e Adopo, potenziato gli esterni con Zortea e Felici che ci danno soluzioni diverse e davanti abbiamo inserito Piccoli che è un profilo che può rendere al meglio a Cagliari. Complessivamente credo che la rosa sia attrezzata per raggiungere la salvezza. Siamo all'inizio di un ciclo, bisogna lavorare tanto e cercare di diventare squadra prima possibile. Abbiamo dato dei giovani in prestito per permettergli di crescere".

Che voto vi date? C'è uno o più giocatori che vi sono sfuggiti?

I voti servono a poco e aver portato diversi giovani italiani è positivo perché può creare quello zoccolo duro che è importante per creare il senso di appartenenza al club. Gli obiettivi che avevamo li abbiamo portati a termine con molta pazienza. Quando si hanno idee chiare è giusto aspettare e essere coerenti".

Quanti capelli bianchi ti sono usciti inseguendo Gaetano?
E' stata una trattativa lunga, avevamo dei paletti da rispettare, ma conoscevamo la sua volontà di stare con noi.

Siete riusciti ad accontentare in tutto Nicola?

Quello che si poteva fare lo abbiamo fatto, ma è ovvio che si può sempre fare di più. Sono soddisfatto, abbiamo rinforzato la rosa e patrimonializzato. Piccoli e Adopo sono qui con diritto di riscatto, quindi dipende da noi. Sappiamo che abbiamo un percorso di crescita che ci aspetta. E' fondamentale che ci sia la stessa armonia degli anni precedenti perché la squadra sta facendo un percorso di crescita. Io ringrazio l'ambiente e i tifosi perché sono stati decisivi finora.

E' soddisfatto? Ci spiega la frase sull'avere le mani libere?

Avevo detto che erano necessarie alcune cessioni per migliorare la rosa. Abbiamo lavorato sulla riduzione dei compensi e questo ci ha permesso di investire e avere più giocatori di società e di andare a sanare alcune posizioni ancora aperte. Il discorso delle mani libere si riferiva ad alcuni contratti in scadenza ancora pesanti e al fatto che avevamo elementi in rosa che potevamo vendere per investire. 

Il rientro di Marin era in programma?

Conoscevamo le sue caratteristiche e lui aveva il vantaggio di conoscere la piazza e l'allenatore e da parte nostra c'era la consapevolezza che potesse dare una mano.

C'è qualcosa che si può fare sul mercato degli svincolati?
Il mercato è chiuso, abbiamo una rosa di 26 elementi suddivisi in maniera equilibrata. La rosa è attrezzata per raggiungere la salvezza, pur sapendo che dobbiamo fare dell'essere squadra il modo per combattere le altre squadre. Questo deve essere l'anno del consolidamento. Ci crediamo. Ora c'è da lavorare tanto perché i particolari fanno la differenza e la gara di Lecce ne è la prova. Dobbiamo stare attenti, sappiamo che la nostra gioia deve passare attraverso la sofferenza. Probabilmente meritavamo qualcosa di più in queste tre giornate, ma l'importante è prendere le contromisure e su questo dobbiamo crescere. L'allenatore sta prendendo sempre più possesso della squadra. C'è grande curiosità perché lavorare con tanti giovani dà stimoli e se tutti remiamo dalla stessa parte, consolideremo la categoria.

Capitolo cessioni. Ci sono stati giocatori che non si sono stati integrati e ceduti per questo? Con Hatzidiakos cosa non ha funzionato?

Tutti i ragazzi che arrivano in una nuova realtà possono trovare difficoltà o adattarsi subito. Hatzidiakos ha avuto difficoltà legate a quelle della squadra. E' venuta fuori questa possibilità e gli abbiamo dato una soluzione dove possa trovare quelle sicurezze che aveva prima di arrivare a Cagliari. Non credo ci siano stati giocatori che non si sono integrati. Alcuni si integrano subito e altri hanno bisogno di più tempo. Ora è tempo di resettare e ognuno deve dare il massimo per trovare spazio.

Scuffet e Lapadula come mai sono rimasti? E' stata una scelta della società o dei giocatori?

Su Scuffet c'era questa situazione con il Milan rientrata subito, anche per volontà del giocatore di essere titolare. Scuffet ha meritato la titolarità, Radunovic aveva bisogno di ritrovare minutaggio ed è un ragazzo in cui crediamo. Sherri ha fatto molto bene nel suo paese ed è stato convocato in nazionale, Ciocci si sta riprendendo.

VI aspettavate questa partenza di Verona e Udinese?

Sono partite molto bene, complimenti a loro. L'Udinese ha un organico di spessore e il Verona sta proseguendo quanto fatto l'anno scorso nel girone di ritorno. Noi dobbiamo pensare a noi e lavorare su noi stessi.

C'è unità di intenti per finire il mercato prima dell'inizio del campionato?

E' un tema di cui si parla da diversi anni, ma molto allargato a livello Uefa e Fifa, quindi trovare date che permettono di chiudere il mercato prima che inizi la stagione sarebbe opportuno, anche per allenatori e giocatori. Le prime tre giornate sono comunque sempre un po' particolari e che il vero campionato inizi dopo la prima sosta, a livello atletico e climatico. Inizia un nuovo campionato e bisogna essere pronti perché ora tutte le squadre sono più preparate e attente ai piccoli particolari. Ogni partita è complicatissima e vincere non è semplice.

I numeri degli attaccanti

Il nostro attacco ha le sue potenzialità e ogni singolo componente della squadra ha situazioni migliori rispetto all'anno scorso. Lapadula non ha l'infortunio alla caviglia, Pavoletti sta bene, Luvumbo ha un anno in più di esperienza, Kingstone ci sarà utile nel percorso che stiamo facendo. Non dimentichiamo che Viola e Gaetano hanno una buona propensione al gol, così come Marin e Deiola. Non abbiamo il bomber da 20 reti, ma questo lo hanno in pochi.

Com'è andata con Wieteska? Come mai non si è puntato su Simonetta?

Su Wieteska si è fatto un ragionamento quando si è preso Palomino e si cercava di fare uscire uno tra lui e Hatzidiakos. E' arrivata la proposta del Palermo, ma lui ha preferito rimanere perché non voleva andare in Serie B e quindi abbiamo deciso di tenerlo e sfruttare il suo profilo per avere tutti i ruoli coperti in difesa. Simonetta rientra in delle dinamiche delle gestione dei ragazzi: ha fatto un'esperienza questa estate con il Como che ne è rimasto impressionato e ci ha chiesto di gestire il ragazzo insieme. 

Come utilizziamo Gaetano?

Questa è una domanda per il mister, è lui che vede i ragazzi tutti i giorni e fa delle scelte. Il compito del club è mettere l'allenatore nelle condizioni di fare le scelte migliori per la squadra e avere alternative.

Cagliari-Napoli

E' una partita difficile e stimolante. Hanno fatto grandi investimenti per adattare la squadra alle esigenze di Conte. Sappiamo che verranno qui per vincere, noi dobbiamo portare la nostra crescita in campo.

ORE 15:36 - TERMINA LA CONFERENZA STAMPA