La Nuova Sardegna - Leggiuno, una palla di paglia e stracci: così è nato il mito di Riva. L'ex presidente: "Il migliore di tutti, ma non si dimenticò mai di noi"
La Nuova Sardegna propone un ampio approfondimenti da Leggiuno, paese Natale di Gigi Riva. Qui ha intervistato Gianandrea Contini, 94 anni, ex falegname e soprattutto ex presidente della squadra CSI in cui Rombo di Tuono cominciò a giocare: "Luigi mi manca, da ragazzo lo portavo a giocare dappertutto con la mia vespa - racconta emozionato con la in mano la foto del suo pupillo -. Nei tornei dei bar lo volevamo tutti, nonostante fosse giovanissimo. Dove c'era lui si vinceva. In estate da bambino lo ricordo scalzo che tirava calci ad un pallone contro un cancello, in leggera salita. La sfera gliela preparava suo zio Benito, impagliatore di sedie, rimasto cieco da quando era emigrato in Francia.
Se rimaneva un po' di paglia ne faceva una sfera ricoperta di stracci per suo nipote. A 14 anni lo prese il Laveno. Luigi iniziò anche a lavorare in una fabbrica di ascensori, di proprietà di un dirigente del Legnano. Naturale il suo trasferimento in quella squadra e l'inizio della carriera tra i professionisti a 16 anni. Sapevo che Luigi fosse il migliore - conclude - ma era anche un ragazzo che non si dimenticò mai di noi".