ESCLUSIVA TC - RICCARDO TREVISANI: "Quest'anno dal Cagliari sotto il profilo del gioco mi aspettavo qualcosa di più, ma in compenso sta arrivando una salvezza relativamente tranquilla. In estate prenderei una seconda punta da affiancare a Piccoli"

Il noto giornalista Riccardo Trevisani, intervistato da Tuttocagliari.net, sottolinea l’importanza del successo ottenuto dai rossoblù domenica pomeriggio contro il Monza in quella che “era una partita da vincere a tutti i costi. E che, proprio per questo motivo, poteva rivelarsi una sorta di trabocchetto per gli uomini di Davide Nicola.”
Riccardo, che considerazioni si possono fare sul Cagliari che ha superato il Monza e si è portato a sei lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione?
“La gara di domenica nascondeva parecchie insidie. Le cosiddette ‘piccole’ non sono abituate ad avere la pressione della grande squadra che deve vincere per forza e in qualsiasi modo… Ecco, l’altro ieri il Cagliari doveva vincere, punto e basta. E alla fine ha vinto discretamente bene, nonostante qualche sofferenza iniziale, soprattutto grazie alle prestazioni maiuscole degli uomini più rappresentativi: dagli esterni a Yerry Mina, senza dimenticare il gran lavoro fatto - come sempre - da Roberto Piccoli. In generale, nel girone di ritorno sto vedendo un Cagliari più sicuro, più presente, più consapevole dei propri mezzi… e anche delle proprie lacune, che ci sono e si vedono. Ma nel complesso quella isolana è una buonissima compagine.”
Dal punto di vista del gioco l’undici di Davide Nicola quest’anno non sempre ha convinto. Anche recentemente abbiamo assistito a diverse prestazioni piuttosto deficitarie, caratterizzate soprattutto dalla penuria di conclusioni verso la porta avversaria. Da cosa può essere dipeso, a suo avviso, il rendimento altalenante dei sardi?
“Intanto diciamo che nessuno riesce a giocare sempre bene. Nemmeno le squadre che sono abituate a produrre un calcio spettacolare. A maggior ragione non possiamo pretenderlo dal Cagliari. Allo stesso tempo, però, effettivamente era lecito aspettarsi qualcosa di più da Viola e compagni sotto l’aspetto del gioco collettivo, anche se alla fine sta arrivando una salvezza tranquilla e anticipata. A mio avviso la svolta è coincisa con l’ingaggio di Caprile: da quando c’è lui in porta la squadra non solo prende meno gol, ma ha acquisito maggiore disinvoltura e sicurezza nella fase difensiva. Il Cagliari si può permettere anche di ricevere qualche tiro in porta, perché c’è l’estremo difensore veronese che li disinnesca quasi tutti. Di fatto gli isolani sono passati dall’avere tra i pali uno dei peggiori portieri della serie A - Scuffet - a schierare uno dei migliori numeri uno: Caprile, appunto.”
Se, come tutti i cagliaritani si augurano, a maggio arriverà la salvezza in quali reparti questa squadra andrà potenziata nel prossimo mercato estivo? I tifosi, da parecchio tempo, vorrebbero un Cagliari più competitivo e capace di ambire a traguardi differenti dalla “solita” permanenza in serie A…
“Io andrei a prendere innanzitutto una seconda punta da affiancare a Piccoli. Un profilo alla Raspadori, tanto per capirci. Un attaccante che giri attorno al centravanti bergamasco e che lo aiuti a essere ancora più incisivo in fase di finalizzazione. In più il nuovo acquisto dovrebbe garantire qualche gol pesante, che rimpingui il bottino - per la verità piuttosto asfittico - del reparto avanzato cagliaritano. Fermo restando che Viola e Luvumbo, per caratteristiche, hanno nelle loro corde non più di tre-quattro reti stagionali.”