ESCLUSIVA TC - RICCARDO TREVISANI (Mediaset): "Su Sulemana scommetto a occhi aperti, Shomurodov ha grandi numeri ma a volte fa scelte sbagliate. Molte trattative si chiuderanno al fotofinish. Palermo da prendere con le molle: andrà in serie A"

ESCLUSIVA TC - RICCARDO TREVISANI (Mediaset): "Su Sulemana scommetto a occhi aperti, Shomurodov ha grandi numeri ma a volte fa scelte sbagliate. Molte trattative si chiuderanno al fotofinish. Palermo da prendere con le molle: andrà in serie A"TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 11 agosto 2023, 14:45Primo piano
di Matteo Bordiga

Apprezzato telecronista e opinionista prima per Sky e poi per Mediaset, Riccardo Trevisani l’aveva detto: “Mi sbilancio: in serie A salirà il Cagliari, dopo aver vinto la finale playoff col Bari”.

Pur senza possedere doti divinatorie, Trevisani ci ha visto lungo. Sia sulla finale degli spareggi che sul suo esito. Oggi passa ai raggi X il nuovo Cagliari – in costruzione – di Claudio Ranieri, ormai quasi pronto per affacciarsi al prossimo campionato di serie A. Mancano giusto un paio di ritocchi in sede di calciomercato per rimpinguare la rosa e fornire qualche alternativa in più al tecnico romano. Il tutto alla vigilia del primo appuntamento ufficiale della stagione: la sfida di Coppa Italia al Palermo, in programma per domani alle 21 su Italia 1 con telecronaca dello stesso Trevisani.

Riccardo, lei sapeva già tutto: Cagliari promosso al termine di una doppia finale combattutissima. Alla fine possiamo dire che si è trattato di un trionfo meritato?

“Un pizzico di fortuna c’è stato, ma la fortuna aiuta gli audaci. Ci sono state, nella storia di questo gioco, tante squadre fortunate e altrettante squadre sfortunate: quelle sfortunate non vengono mai associate all’idea di vittoria, di successo. Per cui la fortuna non è un malus, anzi è senza dubbio un plus. C’è stata fortuna nell’ingresso e gol di Pavoletti, ma del resto Pavoletti qualcuno l’ha messo in campo al momento giusto… Il centravanti livornese a sua volta, che nel corso della carriera di fortuna ne ha avuta davvero poca, è stato bravo a riprendersi almeno parte di ciò che gli infortuni e i vari problemi a cui è andato incontro negli ultimi anni gli avevano tolto. E mi è sembrato anche bello che, simbolicamente, sia stato proprio lui a firmare il ritorno in serie A del Cagliari.

La doppia finale è stata estremamente equilibrata, se consideriamo entrambe le sfide. In questi casi incidono tanti elementi: dalla fortuna, appunto, a determinate situazioni o esperienze già vissute dai calciatori protagonisti della partita. Io credo che il Bari, per quanto mostrato nel corso della stagione, la promozione se la sarebbe anche meritata. D’altra parte poteva salire solo una squadra, e proprio in questo risiede la ‘crudeltà’ sportiva per la quale amiamo così tanto questo gioco.”

Venendo alla campagna acquisti del Cagliari, cosa possiamo aspettarci da una promessa come Sulemana, prelevato dal Verona, e da un attaccante come Shomurodov, il cui arrivo ha fatto storcere un po’ la bocca ad alcuni tifosi per via della scarsa vena realizzativa mostrata nelle ultime stagioni?

“Su Sulemana scommetto ad occhi aperti. Quando l’ho visto giocare nell’Hellas ho sempre tratto ottime indicazioni e, soprattutto, intravisto ottima futuribilità. Shomurodov è un attaccante dal notevole potenziale, magari non contraddistinto da un grande pensiero calcistico. Non è un giocatore ‘di visione’, è un elemento di qualità dotato di corsa e velocità e capace di segnare anche dei gol esteticamente pregevoli. Però ogni tanto commette degli errori banali, fa delle scelte totalmente sbagliate: ricordo un ‘cucchiaio’ sciamannato a Firenze con lo Spezia che si giocava la permanenza in serie A. Insomma, non sempre azzecca la giocata giusta. Però è senz’altro un buon giocatore e, dico io, perché storcere il naso senza averlo ancora visto all’opera?

Immagino che Ranieri lo impiegherà da seconda punta, al fianco di un centravanti di peso. A proposito: trovare una prima punta sul mercato è necessario, perché l’infortunio di Lapadula è rischioso. Non è ancora chiaro quando tornerà, ma potrebbe stare fuori anche fino all’autunno inoltrato.”  

Il DS Bonato sta cercando di chiudere a tutti i costi per Matteo Prati, faro del centrocampo dal talento cristallino. Ma la trattativa non è facile, a causa del pressing del Palermo sulla SPAL. In generale, nelle ultime settimane i rossoblù non sono riusciti a chiudere nessun colpo in entrata.

“Questa è una fase del calciomercato un po’ particolare. Del resto il mercato si fa all’inizio e alla fine: in mezzo c’è sempre molto poco. Nelle prime settimane i pochi che hanno i soldi partono in tromba per cercare di chiudere subito dei colpi importanti. Nella fase centrale le trattative ristagnano, tra rialzi, smentite, sorpassi e controsorpassi. Arrivati agli ultimi giorni, tutti hanno fretta di acquistare e di vendere, quindi inevitabilmente molti affari vanno in porto. Ora stiamo ancora vivendo un frangente interlocutorio.”

Domani sera lei farà la telecronaca di Cagliari-Palermo di Coppa Italia. I rosanero potrebbero rappresentare un serio ostacolo per i rossoblù in ottica qualificazione?

“Sicuramente sì. Il Palermo è una squadra dalle grandi prospettive, ed è stata costruita per sbarcare al cento per cento in serie A in breve tempo. Ha dietro una proprietà solida e tutte le potenzialità per diventare un colosso. Cagliari e Palermo sono due bellissime realtà; i sardi sono arrivati in A prima, mentre la compagine siciliana, a mio avviso, è la più seria candidata a ottenere la promozione in questa stagione ormai imminente. Come l’anno scorso mi ero sbilanciato sul Cagliari, quest’anno mi sbilancio sul Palermo: i rosanero andranno in A.”

Guardando da qui a maggio, quali possono essere le realistiche aspirazioni del Cagliari?

“La squadra dovrà assestarsi e consolidarsi in serie A, per poi puntare a rimanerci stabilmente e con qualità nel futuro. Intanto il Cagliari deve riabituarsi a quella che è la sua categoria: ha una storia da serie A, un tifo da serie A, ascolti da serie A. Il primo obiettivo dunque è essere certi di non rivivere quello che è successo nel 2022. Poi arrivare tredicesimi, sedicesimi o diciassettesimi sinceramente non fa grande differenza: bisognerà cercare di diventare, nel tempo, una compagine in grado di dar fastidio a qualsiasi avversario. Ma il primo must è quello di confermare la categoria.”