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ESCLUSIVA TC - LAMBERTO ZAULI: "La salvezza del Cagliari con Ranieri? Un tocco di pura poesia di cui il nostro calcio ha tanto bisogno. A Nicola auguro un campionato un po' al di sopra della zona calda: la squadra ce l'ha nelle sue corde"

ESCLUSIVA TC - LAMBERTO ZAULI: "La salvezza del Cagliari con Ranieri? Un tocco di pura poesia di cui il nostro calcio ha tanto bisogno. A Nicola auguro un campionato un po' al di sopra della zona calda: la squadra ce l'ha nelle sue corde"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 21 luglio 2024, 19:09Primo piano
di Matteo Bordiga

Era soprannominato “lo Zidane della serie B”, e certamente non a caso. L’eleganza delle sue giocate, la sensibilità dei suoi piedi e la sua naturale prolificità sotto porta ne hanno fatto uno dei fantasisti più talentuosi e gettonati – non solo in B, ma anche nella categoria regina – a cavallo tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila.

Lamberto Zauli, smessi i panni di calciatore, ha intrapreso con buon successo la carriera di allenatore. Impossibile però dimenticare i suoi tocchi felpati, i suoi assist chirurgici e le sue punizioni pennellate che hanno fatto sognare - soprattutto – i tifosi di Bologna, Vicenza e Palermo.

Lamberto, guardandoci alle spalle che giudizio possiamo formulare sull’ultimo campionato disputato dal Cagliari, culminato in una salvezza travagliata – ottenuta esprimendo di rado un gioco convincente – ma fortissimamente voluta?

“Direi che la salvezza raggiunta da Claudio Ranieri è stata una favola meravigliosa: uno di quei tocchi di poesia di cui il nostro calcio ha ancora tanto bisogno. Penso che tutta Italia abbia tifato per la salvezza del Cagliari.”

La vera svolta è arrivata nel girone di ritorno, quando il tecnico romano ha varato un Cagliari più aggressivo e ha aggiunto un uomo – il trequartista, quasi sempre Gaetano – a raccordo tra il centrocampo e le punte. Morale della favola: anche chi deve mantenere la categoria ha più possibilità di centrare l’obiettivo se punta su un calcio più propositivo e offensivo e meno rinunciatario?

“Sicuramente si cerca di dare sempre alla propria squadra un imprinting propositivo, con l’obiettivo di fare gol e di vincere le partite. Poi naturalmente ci vuole equilibrio, anche perché la serie A è complicata: a volte capita di dover per forza fare un certo tipo di partita senza volerlo, perché sono gli avversari che ti mettono in difficoltà e ti costringono a giocare in un certo modo. Diciamo che per fare bene servono il gioco e lo spirito: quella combattività che, specialmente nelle formazioni che non frequentano abitualmente le prime posizioni della graduatoria, è imprescindibile.”

Come presenterebbe Davide Nicola ai suoi nuovi tifosi?

“Intanto gli auguro di cuore di condurre un campionato leggermente al di sopra della zona calda, magari conseguendo una salvezza anticipata e tranquilla. Il Cagliari ha nelle sue corde questo obiettivo. Davide è una persona che stimo, e poi del resto le carriere dei professionisti parlano da sole. Lui ha compiuto degli autentici miracoli sportivi subentrando a stagione in corso; ora ha la grande opportunità di dare fin da subito la sua impronta a una squadra. Inoltre strategicamente ha sempre dimostrato elasticità: sa adattare il calcio che propone ai giocatori che gli vengono messi a disposizione, per cui non propugna un solo e unico stile di gioco, ma sposa con disinvoltura soluzioni tattiche di tutti i tipi. Non a caso è anche una persona molto intelligente.”

Focus sul mercato del Cagliari: fin qui, assieme alla scommessa Felici dalla Feralpisalò, sono arrivati Piccoli, Zortea e Adopo nella maxi operazione che ha portato Sulemana all’Atalanta. In più, al posto di Dossena – ceduto al Como – è sbarcato in Sardegna un centrale difensivo di assodata esperienza come Sebastiano Luperto.

“E questa è la dimostrazione della volontà della società di non indebolire la rosa: ceduto un elemento ‘di peso’ come Dossena, colonna portante della retroguardia nelle ultime due stagioni, il Cagliari l’ha rimpiazzato con un centrale difensivo di carisma ed esperienza e, peraltro, già ben conosciuto da Nicola. E questo è un grosso vantaggio. Gli altri acquisti sono ragazzi che hanno già fatto la serie A e che potranno portare quella vivacità e quell’entusiasmo che serviranno ai rossoblù per alzare l’asticella rispetto allo scorso campionato. Zortea nasce terzino già ai tempi delle giovanili dell’Atalanta, ed è un ragazzo che ha struttura e spessore per giocare in A. Può fare sia il terzino che il quinto di centrocampo, e potrà tornare utilissimo a Davide Nicola dal punto di vista tattico.”