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ESCLUSIVA TC - FABIANO SANTACROCE: "Al Cagliari manca ancora un 'colpo grosso' per essere più competitivo. Punterei tutte le fiches su un attaccante da doppia cifra. La squadra dovrà riproporre la 'vis pugnandi' dimostrata l'anno scorso"

ESCLUSIVA TC - FABIANO SANTACROCE: "Al Cagliari manca ancora un 'colpo grosso' per essere più competitivo. Punterei tutte le fiches su un attaccante da doppia cifra. La squadra dovrà riproporre la 'vis pugnandi' dimostrata l'anno scorso"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
mercoledì 24 luglio 2024, 15:00Primo piano
di Matteo Bordiga

Fabiano Santacroce, ex difensore – tra le altre – di Napoli, Parma e Brescia (e con un curioso passato da attore), dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha intrapreso l’attività di procuratore sportivo. Conosce dunque perfettamente le dinamiche e i protagonisti del calcio italiano, ed esprime un parere autorevole e competente sulla campagna acquisti fin qui condotta dal Cagliari, sottolineando che “manca ancora qualcosa, un colpo eclatante in grado di infiammare i tifosi, se si vuole puntare a vivere un campionato meno tribolato”.

Fabiano, a suo avviso qual è stata l’arma vincente che ha consentito al Cagliari di Ranieri, lo scorso anno, di centrare una salvezza che alla fine del girone d’andata sembrava lontanissima?

“Direi l’attaccamento alla maglia e il valore del gruppo: due elementi che hanno fatto la differenza soprattutto nella seconda parte del campionato. Ora il Cagliari deve ripartire da quell’atteggiamento combattivo, da quella vis pugnandi che ha dimostrato l’anno scorso. Tra l’altro quella rossoblù si è dimostrata una squadra capace sia di difendersi bene che di proporre gioco.”

Che ne pensa dei nuovi acquisti della società isolana? Da Piccoli a Zortea, da Adopo a Luperto, ingaggiato per rimpiazzare il partente Alberto Dossena…

“Parliamo di elementi validi che possono aggiungere qualcosa all’organico rossoblù. Tuttavia personalmente mi aspetto anche un ‘colpo’ vero e proprio da parte della dirigenza cagliaritana: un acquisto importante per far fare un piccolo salto di qualità alla squadra e consentirle di disputare un campionato più spensierato.”

In quale ruolo sarebbe auspicabile intervenire col “colpo grosso” di cui parla lei?

“Manca sicuramente qualcosa in attacco. È troppo importante avere qualcuno che sappia incidere e lasciare il segno in zona gol: il gol, del resto, se non lo si fa lo si prende, dicono i saggi del calcio. Il Cagliari ha bisogno di un bomber in grado di andare in doppia cifra.”

Un suo giudizio sul nuovo tecnico Davide Nicola: un allenatore che spesso passa per essere semplicemente “il mister delle salvezze”, ma che – soprattutto nelle sue ultime esperienze – ha dimostrato di saper dare alle sue squadre un imprinting aggressivo e propositivo, e di saperle anche far giocare bene. Le chiedo proprio questo: Nicola potrà dare un gioco piacevole e frizzante al Cagliari, oltre che salvarlo (possibilmente in anticipo sulla chiusura del campionato)?

“Ne sono convinto. Le formazioni di Nicola hanno sempre cercato di giocare brillantemente a calcio, a differenza di tante altre compagini che magari inseguivano più il punticino-salvezza. Lui è un tecnico molto valido, e credo che saprà costruire un buon Cagliari. Impossibile, naturalmente, fare paragoni col suo illustre predecessore: un allenatore che ha scritto la storia del calcio italiano e internazionale.”