Sanna: "Cagliari, Nicola ha avuto un atto di estrema fiducia verso i suoi calciatori"

Sanna: "Cagliari, Nicola ha avuto un atto di estrema fiducia verso i suoi calciatori"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:30News
di Paola Pascalis

Vittorio Sanna ha analizzato la sconfitta subita dal Cagliari contro il Bologna sul suo canale YouTube: “Alla fine si è rivelato un peccato di presunzione, però la presunzione non è solamente un fatto negativo: molte volte può essere anche visto da un'altra prospettiva e, nel caso del Cagliari, il peccato di presunzione è stato quello di pensare di poter essere all'altezza del Bologna sul piano tecnico. E’ per questo che il tecnico Nicola ha schierato una squadra che pensava affrontasse il Bologna su un campo che poi è stato quello dove si è perso, perché proprio sul piano tecnico il Bologna ha vinto la partita. In questo caso, la presunzione può essere anche un atto positivo perché nel momento in cui Nicola ha pensato che il Cagliari potesse essere pari o superiore al Bologna ha manifestato un atto di fiducia nei confronti dei suoi calciatori e ha pensato, avendo poi la controprova negativa, che il Cagliari potesse affrontare in Bologna con la capacità tecnica di poter vincere la partita. Non è andata così, però da questo punto di vista possiamo partire con un dato che finisce per essere positivo: l'estrema fiducia che esiste nel tecnico nei confronti dei propri calciatori.

Il Cagliari ha avuto  questo peccato di presunzione che se interpretato nel modo dovuto potrebbe ricompattare l'ambiente per ripartire da quella che è la squadra che ha dato più garanzie in questo momento. C’è però un altro tipo di presunzione che secondo me è una presunzione sbagliata, quella un calciatore di serie A non possa giocare le sue tre partite in 8 giorni: è un calciatore allenato per questo: il calcio è un'arte dove ci sono tante componenti che agiscono, tra cui quella della gestione del gruppo. In 8 giorni, magari, far giocare gli stessi avrebbe creato qualche problema, qualche mal di pancia a chi non aveva trovato il campo”.