Radiolina, Casini: "Nonostante tanti lo vedessero da altre parti, Marin ha voluto puntare sul rosso e sul blu"

Radiolina, Casini: "Nonostante tanti lo vedessero da altre parti, Marin ha voluto puntare sul rosso e sul blu"TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 10 ottobre 2024, 13:30News
di Paola Pascalis

Lele Casini ha dedicato la nuova puntata del podcast di Radiolina '90 secondi+recupero' a Razvan Marin. Queste le sue parole: "Minuto 88, quel pallone che pesa come una palla da bowling. 40mila fischi, percepiti, ma non così fastidiosi da impedire al folletto rumeno di regalare il pareggio al Cagliari. Figlio d’arte, il padre Petre ex calciatore, difensore della Steaua Bucarest, nove presenze con la nazionale balcanica. Appese le scarpette al chiodo le attenzioni tutte sul figlio. Non solo primo tifoso, ma alla fine di ogni partita è il primo che sente al telefono per qualche consiglio con le strigliate che nel tempo a detta sua sono servite. I sacrifici e il coraggio del genitore nel mandarlo in Belgio, poi il trasferimento all’Ajax dove qualcosa non ha funzionato. E allora il salto in Italia, a Cagliari, nella stagione con Di Francesco, stesso procuratore e l’occasione da non farsi sfuggire.

Centrocampo da condividere con Rog, sino a quando il ginocchio del croato non ha fatto crack. Le difficoltà che non sono mancate ma alla fine la salvezza. La stagione successiva la dolorosissima retrocessione. Un brutto ricordo che lo ha tenuto lontano da Cagliari non solo nell’anno di B, ma anche nello scorso campionato, disputato sempre con l’Empoli. La rinascita in Toscana, con due anni da protagonista sfociati questa estate nella consacrazione con la sua nazionale e un Europeo di altissimo livello. Il mancato riscatto e la voglia di rimettersi in ballo anche a Cagliari, nonostante tanti lo vedessero da altre parti. Lui ha voluto puntare sul rosso e sul blu, con Nicola già apprezzato a Empoli. Dopo il gol e la vittoria a Parma, l’occasione che non si può mancare. Minuto 88 quel pallone che pesa come una boccia da bowling, il suo destro dal dischetto che rompe l’imbattibilità juventina".