Caso Nainggolan, terminato il primo interrogatorio davanti al gip. L'avvocato: “Non sta bene”

Si è da poco chiusa la prima fase dell’interrogatorio di Radja Nainggolan presso il Tribunale di Bruxelles. L’ex centrocampista di Cagliari e Roma è coinvolto nell’indagine sul traffico di cocaina dal Sud America al Belgio, una vicenda che sta attirando grande attenzione mediatica e giudiziaria.

Il suo avvocato Mounir Souid ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti affermando:

"La ricerca riguarda le droghe", ha detto Souidi. "L'indagine riguarda anche il mio cliente. Esatto. Ma non si tratta di droga", ha affermato l'avvocato di Nainggolan. "Si tratta di una serie di somme di denaro che richiedono spiegazioni". Nainggolan ha sostenuto finanziariamente alcuni dei conoscenti coinvolti nell’inchiesta “perché è una persona cordiale e disponibile. Non è mai stata sua intenzione aiutare certe persone con un certo 'profilo''. “Il giudice istruttore ora verificherà una serie di questioni e verso le 16.30, faremo una seconda parte dell’interrogatorio e vedremo quale sarà la decisione. Radja non sta bene. Era un calciatore di livello internazionale. Ha dormito meglio negli ultimi decenni che in una cella di polizia. . Essere un calciatore di alto livello in una cella dove fa molto freddo non mi sembra divertente".

Le sue dichiarazioni apprese e tradotte da Het Nieuwsblad.