Vigorito, frecciata a Lapadula? "Avevamo un attaccante da 40 gol tra A e B. Da noi non faceva mezzo tiro in porta..."
Giornata di conferenza stampa in casa Benevento, con i sanniti (retrocessi in Serie C) che hanno presentato il nuovo direttore tecnico, ex Cagliari, Marcello Carli. A margine della presentazione del nuovo D.T. è intervenuto il Presidente sannita Oreste Vigorito, che ha lanciato una frecciatina niente male all'indirizzo di un suo ex attaccante. Indizi che, visti i precedenti e visto come le parti si sono lasciate, sembrerebbero portare a Gianluca Lapadula. Queste le parole di Vigorito, riportate da TMW: "Carli è una idea che girava nella mia testa da un paio d'anni. Lessi una sua intervista e raramente avevo riscontrato delle parole così belle da un uomo di calcio. Da allora sono stato curioso di conoscerlo. Potevo chiamarlo prima, però sono lento a prendere decisioni contrariamente a quanto appare. Ho letto il suo palmares e so che ha fatto molto bene. Certo, il curriculum conta fino a un certo punto. Avevamo preso un attaccante che aveva segnato 40 gol tra A e B e da noi non era in grado di fare mezzo tiro nello specchio della porta. Certo, parlandoci ho avuto la possibilità di capire potesse nascere un rapporto tecnico, ma soprattutto umano basato sull'entusiasmo.
Ora mi rivolgo all'ambiente e alla squadra, intesa come simbolo e come colori giallorossi. Noi dobbiamo tornare ad essere la squadra provinciale che si muove a piccoli passi. L'euforia della serie A è giustificabilissima, ma ora c'è stata una crepa nella diga. Da quando abbiamo battuto la Juventus è iniziata la nostra discesa, con una doppia retrocessione in poco tempo. Io amo il calcio della Lega Pro perchè è uno sport fatto di valori e di ragazzi che sognano di fare qualcosa di bello. Indubbiamente sono uno dei responsabili di quanto accaduto, le scelte le faccio io e sono stato condizionato. Io c'ero anche a Perugia, avevo il diritto e il dovere. Ho ascoltato bestemmie, ho subito i fumogeni, ho vissuto le criticità dell'ambiente. Da solo mi son detto che le formazioni le fanno gli altri, ma le pago io e il presidente deve metterci la faccia e chiedere scusa quando necessario".