Rosetti: "VAR a chiamata potrebbe generare più equivoci. No al tempo effettivo"

Rosetti: "VAR a chiamata potrebbe generare più equivoci. No al tempo effettivo"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Ieri alle 17:30Altre notizie
di Martina Musu

Roberto Rosetti, capo della divisione arbitrale della UEFA, ha rilasciato un'intervista a La Stampa, parlando del VAR: "Spegnerlo è impensabile. Immaginiamoci cosa sarebbe il calcio se cancellassimo tutto quello che è stato fatto negli ultimi anni. Il gioco del calcio è sacro, fluidità, ritmo, vive di dinamiche e imprevedibilità, di interpretazioni soggettive delle regole".

Sarà possibile un giorno che il VAR possa essere chiamato?
"Nelle Competizioni europee abbiamo un intervento VAR ogni 3 partite, ogni possibile situazione arbitrale viene analizzata. Vi faccio una domanda: se agli allenatori o ai capitani venisse concessa la possibilità di chiamare l'intervento VAR due volte a partita, siamo sicuri che la fluidità del gioco stesso non verrebbe intaccata? E se ci fosse un errore evidente a challenge terminati?".

Se ne potrebbe fare un uso tattico?
"Potrebbe accadere, per spezzare l'inerzio di una gara e il ritmo dell'avversario o altro. Potrebbe generare più equivoci che chiarezza. Le regole le modifica l'Ifab, il vero guardiano delle regole del gioco, io mi limito a una riflessione".

Condivisa dai più?
"L'eventuale novità, tra l'altro, modificherebbe l'utilizzo del VAR così come lo conosciamo: palla agli allenatori o palla ai capitani o palla alla chiamata così come da protocollo attuale. Tutti e due insieme non sarebbe attuabile, stravolgerebbe il calcio".

Cosa pensa del tempo effettivo?
"Su questo aspetto credo che siamo lontani da una possibile introduzione: il tempo effettivo non si sposa con i tempi del calcio".