Eto'o ancora nei guai: sanzione della FIFA, non seguirà i match delle Nazionali camerunensi

Eto'o ancora nei guai: sanzione della FIFA, non seguirà i match delle Nazionali camerunensi
lunedì 30 settembre 2024, 19:30Altre notizie
di Giancarlo Cornacchia
fonte TMW

Da quando si è seduto sulla poltrona della FA camerunense in veste di presidente, la vita di Samuel Eto'o è stata spesso movimentata e costellata da guai. Infatti, in ultima battuta, a luglio l'ex attaccante di Inter e Barcellona e Inter era stato scagionato dalla Confederazione Africana Calcio (CAF) dopo essere stato accusato di aver truccato delle partite, sebbene sia stato multato con 200.000 dollari per "aver gravemente violato i principi di etica, integrità e sportività", firmando un contratto come ambasciatore della società di scommesse 1XBET. La novità delle ultime ore, invece, è la sanzione comminata dalla FIFA - organo mondiale di calcio presieduto dal numero uno Gianni Infantino - per un comportamento ritenuto inappropriato. Di seguito il comunicato ufficiale, pubblicato sul sito ufficiale, che motiva il divieto per Eto'o di seguire dal vivo qualsiasi partita delle Nazionali del Camerun per 6 mesi.

"La Commissione disciplinare della FIFA ha sanzionato il presidente della Federazione calcistica del Camerun (FECAFOOT), Samuel Eto'o, con un divieto di sei mesi di assistere alle partite delle squadre rappresentative del Camerun, per aver violato gli articoli 13 (Comportamento offensivo e violazione dei principi del fair play) e 14 (Comportamento scorretto di giocatori e funzionari) del Codice disciplinare della FIFA. La sanzione inflitta riguarda la partita degli ottavi di finale della Coppa del Mondo femminile U-20 FIFA™ tra Brasile e Camerun a Bogotà, Colombia, l'11 settembre 2024. Il divieto imposto al signor Eto'o gli impedirà di assistere alle partite di calcio maschili e femminili delle squadre rappresentative della FECAFOOT in qualsiasi categoria o fascia di età. La decisione è stata notificata al signor Eto'o oggi, data di entrata in vigore del divieto".