Cornacchia: "Stadium banco di prova, Nicola non sarà presuntuoso"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il nostro Giancarlo Cornacchia, per parlare approfonditamente del match di domani all'Allianz Stadium. Le sue parole:
Come arriva il Cagliari alla sfida dello Stadium? E credi che la vittoria ottenuta a Parma possa essere una svolta dopo un avvio di stagione non ottimale?
"Il Cagliari arriva assolutamente rinfrancato dalla prima vittoria in campionato ottenuta su un campo difficile in cui era già caduto il Milan, per altro arrivata con una prestazione molto importante. Con il nuovo abito cucito da Nicola, i rossoblù hanno vinto e convinto. Svolta? Non lo so, sicuramente allo "Stadium" potrebbe arrivare qualche conferma al cospetto di una Juventus che in Champions League ha confermato di che pasta è fatta. Sarà un bel banco di prova, i top club vanno affrontati e partite come queste devono dare delle indicazioni".
A tuo parere, Nicola verrà a Torino per difendersi e bloccare sul nascere ogni tipo di attacco bianconero?
"Escludo che tenderà a difendersi, per me non sarà così presuntuoso ad andare ad attaccare la Juventus nella sua area di rigore. Sicuramente vorrà il Cagliari aggressivo nei momenti giusti, ipotizzo una gara corta e fatta di quell'attenzione che può portare a sfruttare gli spazi che la Juve concederà. Anche perché i bianconeri giocheranno a viso aperto, chi gioca così a prescindere può lasciar libero qualche varco nel corso del match".
Alla scoperta del Cagliari: come è cambiato rispetto lo scorso anno?
"Sì è cambiato notevolmente, lo scorso anno c'era Claudio Ranieri che era un allenatore che faceva di necessità virtù. Aveva una rosa non vastissima e di qualità eccelsa, eppure è riuscito a fare il massimo. Mentre Ranieri, a livello tattico e di modulo, era un po' più prudente, Nicola invece chiede ai due braccetti di alzare il baricentro. Nicola sta lavorando tantissimo, non è semplice sostituire l'ex tecnico".
La Juve, esattamente come il Cagliari, non è la stessa di un anno fa. Quale è l'aspetto che più ti sta piacendo della formazione bianconera?
"Quel che mi fa sempre più paura della Juventus è la fame, d'altronde è insito nel Dna di una grande squadra come quella bianconera. C'è stato un cambiamento importante, ormai il ciclo con Allegri era finito e nell'ambiente si percepiva un po' di sofferenza. La separazione, a mio avviso, è stata giusta; ora è arrivato Motta che è un tecnico intelligente e che non ha stravolto subito l'ossatura e l'impostazione. Poi la campagna acquisti estiva, frutto di molti arrivi e altrettante cessioni importanti, è stata molto importante. Lui sta provando ad entrare nella testa dei calciatori con le sue idee: a Bologna ha ottenuto la Champions, son convinto che gradualmente riuscirà ad ottenere risultati ancor più prestigiosi"
La Juve di Motta attacca meglio e difende di più di quella di Allegri?
"I numeri in campionato parlano piuttosto chiaro, i gol subiti in Champions li considero diversi. Sicuramente la perdita di Bremer è molto grave, il suo sostituto presumo sarà Gatti che è un buon difensore ma non è al suo livello. Adesso bisognerà capire come verrà assorbita la sua assenza, ma non penso che Motta cambierà modo di difendere: baricentro alto, si difende attaccando. Allegri aveva una concezione diversa della difesa, ritengo però che le idee dell'attuale tecnico siano più appropriate per il club. In attacco, invece, basta rivedere la gara di Lipsia per ottenere determinate risposte. E se Vlahovic riuscisse ad essere un po' più continuo, per la Juventus sarebbe tutto oro colato. Il mio augurio è che possa riuscirci, in modo così da toccare i 20 gol a stagione".
Juve può già vincere lo scudetto in questa stagione? Che ne pensi?
"Direi di sì, anche se la favorita resta l'Inter. Attenzione al Napoli, perché Conte è un vecchio volpone. La Juventus è lì e ha dimostrato in queste giornate di potersela giocare: difesa solida, attacco top, ma bisognerà vedere la mentalità di Motta e il suo adattamento ad un top club. Sulla carta, ripeto, la Juve è in questo momento dopo i nerazzurri e gli azzurri".
Non essendoci più Kean, che spesso indicavi come il più pericoloso della Juve, quest'anno chi dovrà temere di più il Cagliari?
"Kean è un talento incompiuto, anche se ci sta facendo un po' ricredere a Firenze. A Torino ci saranno state determinate situazioni che non si sono rivelate favorevoli per la sua crescita, ma aveva i mezzi per diventare uno degli attaccanti più forti d'Europa in bianconero. Avrei detto Bremer, che è un difensore che non fa passare nessuno, ma vista la sua assenza rispondo Conceição: non ha molti centimetri, ma è molto rapido e sarà un elemento a cui bisognerà prestare moltissima attenzione. Ma quando affronti la Juventus, devi sempre prestare attenzione ad ogni suo giocatore",