Corsport - Daniel Fonseca: "Ranieri il mio padre calcistico, con me ha avuto tanta pazienza"

Corsport - Daniel Fonseca: "Ranieri il mio padre calcistico, con me ha avuto tanta pazienza"
Oggi alle 08:30Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

L'ex attaccante del Cagliari, Daniel Fonseca, ha parlato anche di Claudio Ranieri in un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Le sue parole: "Napoli-Roma? Guardo sempre le partite del campionato italiano. Del Napoli del mio amico Antonio. Con Conte abbiamo condiviso la Juve dal 1997 al 2001? Lui correva e io facevo gol... Il capitano! L’ho sentito pochi mesi fa: è un killer, finché non vince non molla. E se perde è insopportabile, non ti dice neanche buongiorno. È un predestinato. Uno dei migliori del mondo. È il Comandante. Claudio Ranieri chi è? Il mio padre calcistico: da lui ho imparato molto e con lui sono maturato molto. È stato fondamentale per me e i miei approcci con il calcio italiano. È stato anche molto paziente.  Quando parlo di Ranieri c’è sempre l’aggettivo: “Molto”? Eh, il mister... Mi ha voluto al Cagliari a 21 anni, ha creduto in me e ha avuto tanta, tanta pazienza. Ero tremendo? No, macché: i primi sei mesi sbagliavo tutto, non riuscivo a tirare neanche in porta... A Cagliari ci è andata bene. Dal 1990 al 1992: 50 partite e 17 gol? Sì, e poi mi portò al Napoli. Ricordo che prima di fi rmare mi chiamava e mi diceva: 'Sono tuo padre, non dimenticarlo, non mi tradire, non andare alla Juve o all’Inter'. Peccato non aver avuto continuità, dopo due anni dovettero vendermi. Con il Napoli 31 gol in 58 presenze e il record di 5 reti in una sola notte di Coppa Uefa (5-1 al Valencia. Al Mestalla, ndr)? Non era facile farne cinque in Europa, quando i portieri potevano usare le mani e i difensori ti menavano per ottanta minuti senza prendere un cartellino. Era il 1992. C’era Ranieri". 

Ancora su Ranieri: "Sinonimo di certezza. Non lo sento da qualche anno, ma sono felice per lui: merita la Roma per la carriera e anche perché è romano e malato giallorosso. La sua caratteristica è dare certezze, equilibrio a tutti: squadra, ambiente e società. Lo chiamerò presto"