Brescia Oggi - L’accusa di Cellino: "Vendere il Brescia? Ma qui scappano tutti. Da 1 a 10 sono deluso e amareggiato 110"

Brescia Oggi - L’accusa di Cellino: "Vendere il Brescia? Ma qui scappano tutti. Da 1 a 10 sono deluso e amareggiato 110"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 11:00Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

Al Museo Santa Giulia, nella serata dedicata alla Vittoria Alata, il presidente del Brescia si è sfogato. Le sue parole riportate stamattina da Brescia Oggi:

"La Curva Nord domenica entrerà allo stadio con 17 minuti di ritardo? Quando i tifosi iniziano a fare i comunicati, non sono più tifosi - la premessa forte del presidente -. Quelli che tifano davvero il Brescia, sono quelli che aiutano la propria squadra. Io sono straniero qui, ma sono il presidente di questa società e mi ammazzo per farla andare come si deve. Faccio quello che posso, anzi di più. Qui ci sono soltanto pretese e non si dà nulla. Ognuno raccoglie quello che si merita. Sono qui da 7 anni, ma non ho preso una società che faceva stabilmente la Coppa dei Campioni e navigava nell’oro. Mai detto di essere un bilionario che veniva qua a portarvi alla finale di Champions, ma solo uno che avrebbe fatto di tutto per il Brescia lavorando. Qualcuno non ha fatto altrettanto: ricatti, violenze, terrore, minacce. E che cosa vogliono i tifosi? Se in 110 anni di storia, il Brescia ne ha fatti 10 di A e 100 di B, non penso sia colpa mia. Bisogna cambiare la mentalità, non chiedere sempre agli altri - continua il numero 1 biancazzurro-. Se uno ha una mentalità vincente, prima deve dare. Poi, può pretendere. Se i nemici li abbiamo in casa, dove vogliamo andare? Mi imputo tutto ogni giorno, la prima cosa di essere venuto qui a Brescia perché sono un c......e, non mi aspettavo assolutamente una mancanza così profonda di maturità sportiva, un atteggiamento così ostile, che c’era anche in precedenza. Giusto?". E alla domanda quanto sia stufo da 1 a 10, risponde così: "Stufo è una bella parola. Piuttosto chiedetemi quanto sono amareggiato e stanco e vi rispondo: 110".

"L’annuncio di una cessione imminente? No, rimango qui, combatto perché ho impegni conimiei dipendenti, con qualche amico sponsor e con i miei giocatori. Non scappo in un momento di difficoltà. L’ultima trattativa per la cessione è saltata per le scritte allo stadio prima della partita con il Bari - rivela Cellino -. Ma qui hanno fatto scappare tutti, anche gli imbroglioni. Quando noi diamo un’immagine di poca civiltà e di violenza, come due anni fa contro il Cosenza, difficile riacquisire credibilità. Quella è una macchia talmente profonda che sarà durissima da cancellare. Speravo che quella serata avesse insegnato qualcosa, invece non hanno imparato niente. Se coloro che devono difendere il nome della città, sono i primi che la attaccano e la sporcano, sono io da solo che devo difenderla? Scusatemi, non ci riesco. Ma fa male lo stesso"