ESCLUSIVA TC - TANCREDI PALMERI: "Sassuolo e Udinese sono le squadre che giocano il peggior calcio e le principali candidate alla retrocessione. Al Mapei tra i neroverdi e il Cagliari sarà la partita della paura. Ma ai rossoblù basta il pari"
Tancredi Palmeri, firma e volto noto del giornalismo sportivo, a due giornate dalla fine del campionato dice la sua sulla lotta salvezza, soffermandosi in particolar modo sul percorso fin qui compiuto dal Cagliari di Claudio Ranieri.
Tancredi, mancano solo centottanta minuti al termine di questa emozionante e indecifrabile stagione. La lotta per la permanenza in serie A è più serrata e aperta che mai. A suo parere quali sono le due compagini maggiormente indiziate a scendere in B, dopo la condanna aritmetica della Salernitana?
“Quello che è successo nell’ultima giornata è stato decisamente significativo. La vittoria dell’Udinese e la sconfitta del Sassuolo sono stati due risultati estremamente pesanti. Ad ogni modo, devo dire che proprio i friulani e gli emiliani sono i principali candidati alla retrocessione: si tratta infatti delle due squadre che giocano di gran lunga il peggior calcio tra quelle invischiate nella lotta per la sopravvivenza. Perciò il successo dell’undici di Cannavaro a Lecce, per quanto prezioso, potrebbe alla fine rivelarsi inutile. Va sottolineato, però, che in queste ultime due giornate il calendario più complicato è senza dubbio quello dell’Empoli, anche se i toscani hanno un impianto di gioco più brillante e rodato rispetto a quello di Sassuolo e Udinese.”
Che gara si aspetta domenica al Mapei di Reggio Emilia tra Sassuolo e Cagliari? Il match si configura come un vero e proprio spareggio: in caso di successo i rossoblù sarebbero al sicuro, mentre il Sassuolo – per restare in vita – non può contemplare nessun risultato diverso dalla vittoria.
“Sì, ma ora come ora il Sassuolo non può permettersi di impostare una gara arrembante, all’assalto dei tre punti, fin dal primo minuto. Non è nelle sue corde, né tantomeno nelle sue potenzialità. E poi i neroverdi prendono gol con irrisoria facilità: vedi l’ultima trasferta a Genova, dove tra l’altro la partita per Ferrari e compagni si era pure messa in discesa. Secondo me quella del Mapei sarà la sfida della paura: da un lato al Cagliari può bastare anche il pareggio, dall’altro il Sassuolo ha un solo risultato a disposizione, ma dovrà fare attenzione a non scoprirsi perché i contropiedisti di Ranieri sono capaci di far male. Immagino che il team di Ballardini inizierà piuttosto guardingo, giocandosi poi il tutto per tutto negli ultimi venti-venticinque minuti. Anche perché gli emiliani non appena incassano un gol vanno letteralmente nel pallone, quindi non prevedo un assalto all’arma bianca alla porta di Scuffet fin dall’inizio del match.”
Tancredi, come spiega la discontinuità e l’altalenanza di risultati del Cagliari, che prima ha strappato cinque punti ad Atalanta, Inter e Juventus e poi non è praticamente sceso in campo a Genova col Genoa e a Milano col Milan, ottenendo tra le due trasferte appena un misero punticino in casa contro il Lecce? Si tratta di una “tara” tecnica o di un difetto prettamente caratteriale?
“Io credo che la dimensione del Cagliari sia questa. Secondo me i sardi - che già tanto finora hanno fatto - si ritrovano in una posizione di classifica perfino superiore alle loro potenzialità. La squadra è stata costruita con l’obiettivo di ottenere una salvezza risicata, proprio a ridosso della zona rossa. Contro l’Atalanta, l’Inter e la Juventus i rossoblù sono stati bravi ad approfittare appieno delle distrazioni e delle svagatezze altrui, ma poi - una volta raggiunta una posizione più comoda in graduatoria - hanno allentato la tensione e la loro concentrazione è sensibilmente calata. A Genova sono andati oggettivamente male, contro il Lecce un pari ci poteva pure stare mentre contro il Milan ci hanno provato, ma hanno incontrato una squadra sotto pressione che aveva bisogno di riscattarsi dopo la recente contestazione dei tifosi. Certo, a San Siro anch’io da Nandez e compagni mi aspettavo qualcosa in più, ma in precedenza il Cagliari aveva portato a casa dei risultati insperati e al di sopra delle proprie possibilità. Quindi non mi sorprende più di tanto il fatto che poi, una volta raggiunta una certa tranquillità, abbia racimolato solo un punto in tre giornate.”