ESCLUSIVA TC - CARLO PELLEGATTI: "Il Milan è come un uovo di Pasqua: lo apri e non sai mai se troverai un gioiello o un soldatino di plastica. Fonseca teme il Cagliari: i sardi non concederanno gli stessi spazi che il Real ha lasciato ai rossoneri"
Il noto giornalista Carlo Pellegatti, che segue molto da vicino le vicende di casa Milan, ci aiuta a entrare nel vivo della sfida in programma domani all’Unipol Domus tra il Cagliari e i rossoneri di Paulo Fonseca, reduci dalla sbornia di Madrid in Champions League.
Carlo, che Milan si presenterà al cospetto del Cagliari dopo la sensazionale impresa del Bernabeu, dove i rossoneri hanno surclassato il Real Madrid di Carlo Ancelotti?
“Intanto premettiamo che, come ha detto Fonseca, quella di Cagliari sarà una gara difficile, proprio perché profondamente diversa dalla serata di gala del Bernabeu. Non possiamo pensare che i rossoneri avranno sempre a disposizione gli spazi che gli ha lasciato il buon Real Madrid. Quindi il tecnico milanista si aspetta un match scorbutico e complicato. Il Cagliari è una squadra italiana – nell’accezione positiva del termine – guidata da un allenatore bravo e attento ai particolari. Per cui Fonseca ha detto: ‘Signori, col Real Madrid è stata una bellissima vacanza: adesso si torna a lavorare. E in Italia’. Il mister ci tiene moltissimo a fare bene in campionato; i tifosi invece, si sa, hanno tradizionalmente una vocazione più europea.”
Che Cagliari si aspetta la compagine rossonera? Nicola potrebbe rispolverare un modulo, i 4-2-3-1, che quest’anno ha già utilizzato in diverse circostanze. L’idea è quella di affrontare il Milan senza timori reverenziali, cercando di ribattere colpo su colpo alle iniziative di Reijnders e compagni. D’altra parte proprio la retroguardia, in questa stagione, è parsa il reparto rossonero maggiormente in difficoltà…
“Vero. Poi quando penso a Piccoli la memoria torna al gol che segnò a Maignan l’anno scorso con la maglia del Lecce: una rete che mi aveva fatto venire i brividi, perché sembrava valida… Poi ci sono i bravi Lapadula e Pavoletti, giocatori che io stimo molto: Pavoletti, tra l’altro, a suo tempo l’avrei voluto al Milan. Quanto al modulo utilizzato dal Cagliari, se Nicola riuscirà ad essere spregiudicato e, al contempo, a coprire bene gli spazi in tutto il campo per il Milan sarà una partita difficile. Se invece questa spregiudicatezza dovesse andare a discapito dell’equilibrio tattico, e risolversi in una sfida totalmente a viso aperto, allora il Milan sarà favorito. Ma non credo che Nicola abbia intenzione di regalare grandi spazi ai centrocampisti e alle punte rossonere.
Detto questo, il Milan lo paragono sempre a un uovo di Pasqua: lo apri e non sai mai se dentro troverai un gioiello scintillante o un soldatino di plastica. A Firenze, ad esempio, abbiamo visto la peggiore versione della squadra meneghina; a Monza, francamente, il primo tempo rossonero mi è piaciuto assai poco. Di sicuro, se Leao e compagni metteranno in campo la stessa qualità vista a Madrid per il Cagliari sarà dura. In caso contrario, per gli uomini di Nicola potrebbe non essere così complicato strappare un risultato positivo…”