Cagliari, Felici: "L'obiettivo è salvarsi. Se riusciremo a ottenere qualcosa di più sarà tutto guadagnato"

Cagliari, Felici: "L'obiettivo è salvarsi. Se riusciremo a ottenere qualcosa di più sarà tutto guadagnato"TUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 26 agosto 2024, 14:15Primo piano
di Paola Pascalis

Mattia Felici, intervistato da Domus Rossoblù, rivista ufficiale del Cagliari, ha parlato così:

Com'è stato il primo approccio con la Sardegna?

"Devo dire che l’impatto è stato subito emozionante. Non me l’aspettavo e mi ha dato una carica in più. Ho già percepito quanto questa piazza sia speciale. Al momento sono concentrato sul lavoro quotidiano, ma sono sicuro che Cagliari abbia tutto quello che serve per fare bene. L’obiettivo è salvarsi, e se riusciremo a ottenere qualcosa di più sarà tutto guadagnato".

Magari con te protagonista...

"Lo spero, lavoro per questo. Ho grande fame, so cosa vuol dire conquistarsi con fatica le soddisfazioni. Sto molto bene in questo gruppo, ho avuto la fiducia di tutti. Il Mister chiede tanto, sin dal primo giorno ha inserito molti concetti tecnici e tattici che devono essere la nostra guida sul campo".

Che Cagliari sta nascendo?

"Stiamo lavorando con grande intensità. Gli allenamenti sono molto impegnativi, ma è così che si costruisce una squadra solida. Il gruppo è ottimo, ci sono tanti volti nuovi e il livello è decisamente alto. Stiamo esplorando diversi ruoli, nasco come esterno offensivo, mi piace giocare sulla fascia in zona d’attacco, ma sto lavorando anche sulla fase difensiva e sulla trequarti. La mia duttilità potrebbe essere un’arma in più per la squadra". 

Il tuo percorso è stato caratterizzato da una crescita gradualeCome hai vissuto questa "gavetta"?

"A 17 anni giocavo in Serie D con il Palermo, una piazza calda come Cagliari. Poi sono passato per Trieste e Salò, ho vissuto la Serie C e B. Ogni tappa è importante e ti permette di crescere".

Hai un legame speciale con la Sardegna. Ce ne parli?

"La mia ragazza ha origini sarde. Suo padre, che purtroppo non c’è più, era di Goni e un grande tifoso del Cagliari. Quando sono andato a casa loro e ho visto la stanza piena di cimeli rossoblù, ho capito quanto ci tenesse. Quando è arrivata l’opportunità di venire al Cagliari, ho pensato che fosse un segno del destino. Inoltre, il supporto della mia famiglia è fondamentale per me. I miei genitori e mio fratello mi sostengono sempre, sia in casa che in trasferta. Averli accanto mi dà una grande forza".

Roma, i romani, il Cagliari e la Sardegna: un legame speciale che potrebbe ispirarti?

"Non è romano ma alla Capitale ha legato il suo nome, dopo averlo fatto con Cagliari: ho sempre ammirato Radja Nainggolan. Molti romani, come Daniele Conti e i mister Claudio Ranieri e Carlo Mazzone, hanno fatto la storia di questa società. Chissà, magari un giorno si potrà dire che ho contribuito anch’io a rinverdire questo rapporto".