Sanna: "Mettere in discussione Nicola è la cosa peggiore che si possa fare: nessuno ha la bacchetta magica"
Vittorio Sanna, attraverso il suo canale YouTube, ha analizzato il momento negativo vissuto dal Cagliari. Di seguito quanto sintetizzato da TuttoCagliari: "Da questa situazione di difficoltà si esce solamente in un modo: crescendo e migliorando giorno per giorno. Una filosofia che è fondata sul lavoro e non sull'alchimia, non sui giochi di prestigio che improvvisamente possono arrivare e cambiare le cose. Il Cagliari di quest'anno ha dimostrato di poter giocare e di giocarsela con chiunque si trovi di fronte, ha manifestato anche dei difetti in attacco e tra i pali, però questi difetti possono essere compensati con il mercato a gennaio che potrebbe dare soluzioni, semplicemente dando materiali diversi e materiali in più al tecnico, non pensando che spostando un solo giocatore o inserendo qualcuno che è stato trascurato possa cambiare qualcosa. Il tutto è fondato sul lavoro e il lavoro deve portare a dei risultati: le carenze della rosa del Cagliari le conosciamo fin dall'inizio i risultati della rosa del Cagliari: abbiamo più da recriminare della passata stagione, abbiamo perso più partite che meritavamo di non perdere, quindi sono tutti aspetti che dovrebbero essere utilizzati per tenere alto il tono emotivo della squadra e fare in modo che attraverso questo tono emotivo si lavori di più per riuscire a compensare a quelli che sono i difetti. Bisogna cambiare filosofia e forse i tifosi devono cambiare insieme ai protagonisti.
Devono cambiare certamente coloro che allestiscono la squadra, capire che non si può continuare a cercare di risparmiare per poi rischiare di perdere la categoria e quindi perderci dei soldi: è necessario capire quali sono i giocatori che devi mettere a disposizione e che margini di crescita hanno. C'è da capire anche che tipo di relazione deve avere il settore giovanile con la prima squadra: non si può tenere chiuso lo sbocco della Primavera a quelle che sono le possibilità di giocare in prima squadra perché vengono a mancare anche le motivazioni per i ragazzi che ci stanno alle spalle che molte volte proprio con questa motivazione riescono a compensare a dei valori che devono ancora crescere e che sono inferiori a quelli che invece sono gli appagati, i giocatori che non riescono a rendere per quello che teoricamente dovrebbero fare. Insomma bisogna fare molte valutazioni, ma con un solo obiettivo: che il lavoro paga. Io credo che mettere in discussione Davide Nicola in questo momento sia la cosa peggiore che si possa fare perché da questo punto di vista non c'è nessuno che con la bacchetta magica può risolvere certi problemi".