Accomando: "Juventus, con l’Empoli dieci passi indietro rispetto a Cagliari. Andrei avanti con Motta"
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Tramite un video postato sul proprio canale Youtube, il giornalista Orazio Accomando ha commentato il tonfo della Juventus in Coppa Italia, tornando anche sulla gara di domenica scorsa a Cagliari. Le parole del telecronista DAZN, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "La Juventus è la squadra più incostante della Serie A. Perché? Perché un giorno vince contro l'Inter, giocando un secondo tempo straordinario contro quella che, per me, è la squadra più forte d'Italia. Poi, tre giorni dopo, prende una lezione di calcio dal PSV Eindhoven, perdendo 3-1 ed uscendo dalla Champions League. E ancora, dopo altri tre giorni, gioca forse la miglior partita del 2025 in casa del Cagliari, chiudendo il primo tempo con gli expected goals più alti di tutta la stagione, creando tantissimo ma vincendo solo 1-0. Infine, tre giorni dopo, a livello di atteggiamento, fa dieci passi indietro rispetto a quanto visto contro il Cagliari. Le dichiarazioni di Thiago Motta sono pesanti, perché non riguardano solo i singoli giocatori, ma tutta la squadra e la sua stessa difficoltà, in questo momento, nel mantenere il pieno controllo del gruppo. Ora le strade sono due: o si dà peso alle voci che parlano di un'interruzione del rapporto a fine stagione, oppure si sfrutta questa parte restante di campionato – siamo a febbraio, mancano tre mesi e dodici partite – per gettare finalmente le basi del futuro, sia dal punto di vista del gioco che dei risultati. Adesso la Juventus ha la pressione di chi deve entrare in Champions League. Nessuno le chiede di vincere lo Scudetto, perché è ormai sfumato. Ha però l'opportunità di lavorare con continuità in settimana, cosa che finora non è stata possibile.
Più allenamenti significano più tempo per trasmettere i concetti tattici e tecnici di Thiago Motta. E quindi mi aspetto un miglioramento del gioco. Anzi, lo pretendo, perché è per questo che la Juventus ha scelto Motta: finora non si è visto abbastanza e adesso è il momento di farlo. L’alternativa è separarsi da lui a fine stagione, ma io non sarei d’accordo. Critico Thiago Motta in modo oggettivo, ma non penso che la soluzione sia cacciarlo. È già la seconda volta che la Juventus prova a instaurare una filosofia diversa: lo ha fatto con Sarri, ma non è andata bene, anche per i tanti demeriti comunicativi e caratteriali dello stesso Sarri. Ora sta facendo lo stesso percorso con Thiago Motta. Se dovesse andar via, chi prendi? A questo punto, il problema non è più solo la guida tecnica, ma un tema più profondo, di visione e filosofia. La Juventus ha affidato la panchina al miglior allenatore emergente visto in Italia negli ultimi anni. Mandarlo via sarebbe un errore gravissimo".