Venezia, l'ex Oristanio: "Mister Ranieri mi ha lasciato molto, anche a livello umano"

Venezia, l'ex Oristanio: "Mister Ranieri mi ha lasciato molto, anche a livello umano"TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 22 agosto 2024, 18:45Ex rossoblù
di Martina Musu

In conferenza stampa oggi si è presentato il nuovo trequartista del Venezia, ex Cagliari Gaetano Oristanio. Un piccolo estratto delle sue dichiarazioni raccolte da TuttoVeneziaSport.it.

Cosa ti ha convinto a sposare il progetto tecnico del Venezia?
"Sono molto contento di essere qui. E' una bellissima città, spettacolare. Il primo giorno che sono venuto qui ho scattato delle foto e visto la città, avendo così modo di vederla e girarla un pò. E' una città molto caratteristica e particolare. Ne sono rimasto affascinato, proprio per le sue origini e strutture".

Nonostante sei molto giovane, sei tra i giocatori più esperti della rosa in Serie A. Con il Cagliari hai ottenuto la salvezza: quali sono i segreti e le attitudini che deve avere una squadra per ottenere quell'obiettivo?
"Dal mio punto di vista è il lavoro. Il sacrificio di ognuno di noi, aiutandosi nei momenti difficili. Perché questi ci saranno durante l'anno. La vera squadra è quella che nei momenti difficili continua per le sue idee, per metterle in pratica, ascoltando il mister. E' importante rimanere uniti in qualsiasi momento. Nei momenti facili viene tutto da sè, mentre in quelli difficili bisogna essere capaci a non sfilacciarci che è la cosa più brutta".

Il tuo gol nella clamorosa rimonta dello scorso anno con il Frosinone ne è un esempio?
"Sì, sono tutti piccoli esempi. Era un periodo per noi a Cagliari. Venivamo da 6-7 partite negative, ma il calcio è molto particolare e non bisogna mai mollare".

Com'è Gaetano Oristanio al di fuori dal campo? Quali sono le tue passioni?
"Sono un ragazzo semplice. A Cagliari mi piaceva molto il mare. A Venezia non ero ancora mai stato e può sembrare una brutta cosa da dire, però quando sono stato due-tre settimane fa ho percepito come sia tutto un pò diverso. Questa cosa mi affascina molto. Un piccolo esempio è il taxi che quando mi hanno detto: "Prendi il taxi" e poi mi è arrivata una barca ho pensato ci fosse qualcosa che non va (ride ndr). Sono piccoli dettagli che mi piace molto. Pohjanpalo? Non mi ha ancora invitato a fare un giro in barca. Al momento sta pensando a rientrare dall'infortunio più velocemente possibile, dopo faremo tutti i giri che vorrà (ride ndr)".

Trovi delle similitudini e delle differenze tra mister Di Francesco e Claudio Ranieri? Cosa ti ha lasciato l'anno al Cagliari in più?
"E' stato il mio primo anno in Serie A quindi vuoi o non vuoi ti lascia qualcosa. La prima esperienza nella mia terra tornato in Olanda e sono volato in Serie A che è uno dei campionati europei più difficili e penso possiamo dirlo. Un anno non è tanto ma cominci ad acquisire qualcosina in più, a capire dei meccanismi e dei piccoli dettagli. Mister Ranieri mi ha lasciato molto, anche a livello umano. Lo ringrazio veramente perché il primo anno in Serie A non è mai facile per nessuno e siamo riusciti a concludere conquistando il nostro obiettivo che era la salvezza. Anche per questo lo ringrazio. Per quanto riguarda le differenze con mister Di Francesco, ognuno ha il suo stile e le sue idee e credo che lo si veda anche in campo a livello del modulo e dell'interpretazione del gioco. Ognuno ha le sue idee e siete anche a voi a giudicarle. Io mi trovo molto bene, ho sposato il progetto tecnico e se le idee del tecnico non mi piacessero non lo avrei fatto. Le idee di mister Di Francesco le conosciamo anche perché abbiamo visto il suo gioco l'anno scorso al Frosinone e sono contento di essere qui anche per questo".