Brescia, Maran: "La Serie A dev'essere un sogno. Ripartiamo dalla scorsa stagione"

Brescia, Maran: "La Serie A dev'essere un sogno. Ripartiamo dalla scorsa stagione"TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 12 luglio 2024, 19:00Ex rossoblù
di Vittorio Arba

Conferenza stampa di inizio stagione per Rolando Maran, confermato alla guida del Brescia anche in questa stagione. Di seguito le parole dell'ex tecnico del Cagliari, riportate da â€‹â€‹â€‹â€‹â€‹â€‹Bresciaingol.com: “Vogliamo essere ambiziosi, divertendoci, sapendo che altre piazze possono proporre qualcosa di diverso da noi. Vogliamo gente che abbia voglia di alzare la propria asticella. Verreth può fare più ruoli, Buhagiar è veloce e gioca sull’esterno, Corrado ha le caratteristiche idonee a quello che cercavamo. Borrelli è già avanti nei tempi di recupero”

Torbole Casaglia. E’ un Rolando Maran carico al punto giusto e di buon umore quello che ha dato il via alla nuova stagione in conferenza stampa: “Ha detto bene Castagnini. Dobbiamo essere ambiziosi ed è giusto avere sogni, per Brescia il sogno principale è la serie A. Ma bisogna raccontare le cose giuste: essere competitivi è giusto pretenderlo, ma non dobbiamo correre il rischio di sbagliare. Vogliamo divertirci con la ricerca di essere ambiziosi, giocandocela con tutti con grande serietà mettendo davanti a tutto il lavoro. Altre piazze possono avere cose diverse, possibilità differenti, ma non facciamoci del male parlando solo dell’obiettivo della serie A, il che non significa che non lo vogliamo, ma deve essere un sogno”. 

Sappiamo che Corrado è un giocatore che apprezzi in modo particolare…

“Niccolò è ben conosciuto anche da Castagnini, sappiamo cosa ci può dare, ha caratteristiche idonee a chi cerco in quel ruolo, ha le motivazioni giuste. Nella nostra casa abbiamo bisogno di gente che ha voglia di fare anche di più del solito. Anche Verreth e Buhagiar hanno grandi motivazioni. Chi viene deve andare oltre ai propri limiti. Non possiamo pescare titolari in serie A bensì gente che vuole alzare la propria asticella”. 

Che tipo di punta serve ancora?

“Serve uno che possa alzare il livello, ma non è il nome ad alzarlo bensì la motivazione”. 

Ripartire nel segno della continuità sarà un valore aggiunto per il Brescia? 

“Oltre che le aspettative esterne, ci sono le nostre e dall’interno vogliamo fare molto bene. Nella nostro testa e nello spogliatoio abbiamo la voglia di alzarci anche un po’ rispetto all’anno scorso. Dobbiamo subito confermare quelli che siamo stati l’anno e da lì ripartire poi potremo alzare il livello. Con quella tigna e quella voglia di rompere le palle a tutti possiamo far bene”. 

Che commento fai sul calendario? 

“Potrei dire mille frasi fatte. Se davvero apriremo il campionato sarebbe un motivo d’onore per stimolarci a partire forte, vuol dire che a livello nazionale abbiamo destato attenzione”. 

Quando vedremo Borrelli al 100%? 

“Siamo molto avanti con i suoi tempi di recupero. Sta già facendo gran parte dei lavori con la squadra, il prossimo step saranno i contrasti. Bisogna però stare attenti perchè viene da un periodo lungo di inattività e non dobbiamo creargli danni ulteriori”. 

Che giocatore è Verreth? 

“Dopo tre giorni non posso dare giudizi affrettati. Ha grandi motivazioni e curiosità così come gli altri nuovi arrivati. Verreth è più play, anche se ha giocato anche a due e ha fatto la mezzala. In questo calcio bisogna saper interpretare più ruoli, ha fatto anche il centrale di difesa quando è servito, è un giocatore di costruzione. Buhagiar è un giocatore molto veloce, che può lavorare bene sull’esterno. Viene da un calcio molto diverso dal nostro, dovrà integrarsi”. 

Hai tre portieri, c’è una gerarchia?

“Mi fa piacere che la società, visto quanto accaduto l’anno scorso, abbia deciso di premunirsi. L’anno scorso a un certo punto non avevamo più chi mettere in porta. Sono tre ragazzi che lavorano tutti bene e si sono messi a disposizione con una buona partecipazione”. 

Tu che motivazioni hai, potendo iniziare dalla prima giornata?

“Ripartire dall’inizio per un allenatore è ovviamente piacevole e gratificante. Sono contento sia stato apprezzato il lavoro dell’anno scorso, venendo supportati dalla società e dal direttore. C’è stata la spinta di tutti. Essere qua e ripartire da subito mi dà grande entusiasmo. Avevo detto ai giocayori che sarei stato spettatore i primi giorni, ma non ce l’ho fatta e oggi mi sono già inserito in campo nell’allenamento, ma perchè è talmente bello da allenare questo gruppo, che non ce l’ho proprio fatta a stare in disparte. Le aspettative della giornata sono arrivare al campo e trovare un posto di lavoro dove tutti si mettono a totale disposizione, questo ti mette di buon umore e bevi il caffè volentieri per iniziare al meglio la giornata. La luna storta nell’ambiente qui c’è poche volte… L’anno scorso non ci credeva nessuno che avremmo fatto quello che siamo poi stati capaci di fare, abbiamo stupito tutti e questo esserci innamorati di una nostra storia ci fa ripartire con la giusta empatia. Dopo Catanzaro avremmo voluto rigiocare subito e magari davanti al nostro pubblico. Queste cose le abbiamo dentro”. 

A livello tattico stai pensando a qualcosa di diverso dal 4-3-2-1?

“In questo mese c’è tempo per lavorare anche su questi aspetti, l’anno scorso avevo altre priorità. Anche per questo ho programmato tante amichevoli, le partite ti mandano in condizioni e sono sempre più probanti. Allenandoci solo tra di noi può creare ogni tanto un leggero calo di intensità”.